L’OMS approva il vaccino cinese, Bassetti: “Molto perplesso”
Il vaccino della cinese Biotech Sinovac ha ottenuto l’approvazione d’emergenza dell’Organizzazione mondiale della Sanità (Oms), che lo omologa come “sicuro, efficace” e conforme agli standard internazionali anche nel processo di produzione. Il comitato indipendente di esperti vaccinali che fornisce i pareri all’agenzia Onu fa sapere che il vaccino – il secondo di produzione cinese approvato dopo il Sinopharm, sdoganato il 7 maggio – è utile per sopperire all’emergenza e somministrabile in due dosi distanziate di quattro settimane alle persone di 18 anni e più.
Il Sinovac, ha stabilito l’Oms, ha un’efficacia solo del 51% nell’impedire il contagio, ma del 100% nel prevenire i sintomi gravi e il ricovero, secondo i dati della sperimentazione, che tuttavia appare lacunosa nei dati sull’incidenza della copertura nelle persone di 60 anni e oltre. Fra i vantaggi accertati, dice ancora l’agenzia Onu, la facile stoccabilità, che rende il preparato Sinovac adatto all’impiego negli Stati meno ricchi. Ed è infatti già utilizzato in 22 Paesi, frutto della “diplomazia dei vaccini” di Pechino. Fra questi, Turchia, Brasile, Messico, Cile, Thailandia e Tunisia. Il via libera dell’Oms permette infatti al Sinovac di essere utilizzato nel programma Covax, che s’incarica di vaccinare i Paesi a basso reddito, altrimenti esclusi da ogni profilassi.
Matteo Bassetti, infettivologo, su Facebook
“Sono molto perplesso vedendo questa decisione dell’OMS. L’OMS è l’organismo internazionale che si è scagliato contro l’uso del remdesivir nel trattamento del Covid, basandosi su un unico studio fatto da loro molto criticato. Remdesivir che ha dimostrato in numerosi altri studi randomizzati controllati di funzionare nella terapia del Covid meglio del placebo e di altri farmaci, tanto che quasi tutte le società scientifiche internazionali ne raccomandano l’utilizzo. La stessa OMS oggi raccomanda l’uso del vaccino cinese Sinovac sul quale non ho ancora letto alcuno studio scientifico che ne supporti l’efficacia. Che l’OMS torni ad occuparsi di sorvegliare sulla salute nel mondo e lasci alle società scientifiche e agli enti regolari il compito di valutare farmaci e vaccini. Eviterebbe altre brutte figure e di perdere ulteriore credibilità”.