4 Febbraio 2015 - 12.04

VENETO – Zaia: “Spero che il benzinaio di Nanto non abbia guai”

rapina nanto zaia

Arriva il commento del presidente della Regione Veneto ai fatti sanguinosi di Ponte di Nanto. Nel conflitto a fuoco di ieri, durante una rapina alla gioielleria Zancan, un rapinatore è rimasto ucciso e sono in corso indagini per capire se sia morto nell’incidente o a causa di un colpo di fucile esploso da un benzinaio per legittima difesa.
“Dopo esserci andati vicini tante volte è arrivato anche il grave fatto di sangue, che solo per poco non ha coinvolto degli innocenti. Cosa deve ancora accadere perché Renzi si accorga che il Veneto è attanagliato dall’emergenza criminalità e il Governo, con i poteri che solo lui ha, agisca di conseguenza potenziando Forze dell’Ordine, intelligence e presidio del territorio?”
“Ciò accadeva – dice Zaia – pochi minuti dopo che in Commissione Giustizia della Camera veniva approvato un decreto legislativo che depenalizza una serie di reati tanto gravi da chiedersi dove fosse il buon senso in quell’aula. E’ drammatico constatare come le leggi possano andare in direzione diametralmente opposta al bisogno e alla richiesta di sicurezza che si alza sempre più forte dalla gente per bene”.

“A proposito di leggi – aggiunge il Governatore – mi auguro davvero che il benzinaio di Vicenza, che ha reagito d’istinto con la disperazione della brava gente vessata dai delinquenti, impaurita e arrabbiata, non debba avere guai avendo a che fare con normative che oramai impediscono di distinguere la reazione di una persona per bene minacciata dal comportamento di un criminale”.

“Nel frattempo – conclude Zaia – anche ieri, oltre a questo fatto grave, si è allungata la collana nera di crimini pressochè in tutto il Veneto. A Venezia un’anziana è stata scippata da un delinquente, acciuffato dalla prontezza di riflessi e dal coraggio di alcuni calciatori in allenamento alla Gazzera; ladri al Tennis Club di Portogruaro; 3 appartamenti a Maerne visitati da ladri acrobati; addirittura a San Donà hanno tentato di rubare, non trovando nulla ma devastando tutto, in due strutture che si dedicano ad aiutare i poveri. A Vicenza sono stati portati a segno altri due colpi in negozi; malviventi, fortunatamente poi arrestati, hanno tentato un colpo in un bar di Arcugnano; una furiosa lite tra due stranieri in piazza a Schio, con tanto di ascia brandita, ha terrorizzato la gente. A Rovigo i ladri hanno devastato un distributore di benzina a Gavello. A Treviso emergono particolare raccapriccianti, con gli ostaggi dei rapinatori della Banca di Mogliano che raccontano 40 minuti di bastonate e schiaffi. A Padova la farmacia di Arlesega, con clienti dentro, è stata rapinata da malviventi con trave e punteruolo; a Correzzola ladri in pizzeria hanno svuotato cassa e slot machìne; il Sindaco di Montegrotto chiede l’Esercito per garantire la sicurezza nella stagione turistica”.

“La triste collana nera si allunga di altre perle – conclude Zaia – e non è un gioiello, è un carbone ardente sulla coscienza di chi da Roma sta tranquillo a guardare e a depenalizzare”.

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