4 Febbraio 2015 - 15.19

VICENZA – All’Astra teatro d’ombre con la compagnia Teatro Gioco di Vita

STORIE DI ORSI  tviweb

Il teatro d’ombre della compagnia Teatro Gioco di Vita è di ritorno a Vicenza con “Il cielo degli orsi”, che andrà in scena domenica 8 febbraio in doppia replica (alle 15 e alle 17), sul palcoscenico dell’Astra. Lo spettacolo fa parte della rassegna “Famiglie a Teatro 2014-2015”.

“Famiglie a Teatro 2014 2015” è il progetto de La Piccionaia Teatro Stabile di Innovazione per il Comune di Vicenza con il sostegno del Ministero dei Beni Culturali, Regione Veneto, Provincia di Vicenza, Banca Popolare di Vicenza e Askoll.

Diretto da Fabrizio Montecchi, lo spettacolo nasce dalle opere di due pluripremiati autori di libri per ragazzi, l’olandese Dolf Verroen e il tedesco Wolf Erlbruch, apprezzati per la particolare capacità di trattare, con la leggerezza tipica dei bambini, temi delicati e profondi come la vita e la morte. Dalla loro vasta produzione la compagnia ha scelto due racconti, “Il miracolo degli orsi” e “Un paradiso per il piccolo orso”, mentre le sagome per lo spettacolo sono state create a partire dalle splendide illustrazioni dello stesso Erlbruch. Una magia, quella del teatro d’ombre, che si unisce qui con il teatro d’attore e la danza grazie all’interpretazione di Deniz Azhar Azari e Andrea Coppone.

Lo spettacolo si compone di due storie. La prima si svolge alla fine dell’inverno, quando gli orsi si risvegliano del loro letargo; uno di loro vuole tanto diventare papà e così prende a domandare verso il bosco: “qualcuno sa come si fa ad avere un cucciolo?” Dopo tanto cercare, sembra che la risposta sia in cielo… La seconda ha per protagonista un orsetto che è molto triste per la morte del nonno e, quando la mamma gli spiega che questi era molto stanco ed ora è felice nel cielo degli orsi, esclama “ci voglio andare anch’io!”, e parte per il mondo alla sua ricerca. Così, entrambi i protagonisti cercano le risposte nell’infinità sopra di loro, ma sarà invece sulla terra, proprio vicino a loro, che le troveranno. Infatti, l’orso della prima storia incontrerà una bella orsa che indovinerà in un attimo i suoi pensieri: insieme si pensa sempre meglio che da soli e, all’approssimarsi della primavera, la soluzione verrà da sé; Piccolo Orso invece troverà la risposta nell’affetto della sua famiglia, che si prenderà cura di lui aiutandolo a superare il dolore per la perdita del nonno e mostrandogli che la vita è, davvero, il suo più bel cielo.
“Il fatto che i protagonisti siano animali permette di dosare l’impatto emotivo – spiega Fabrizio Montecchi – che rimane co­munque forte perché restituisce, con semplice e disarmante chia­rezza, le difficoltà che tutti noi incontriamo, a maggior ragione i bambini, quando cerchiamo risposte alle grandi domande della vita. Difficoltà che nascono dalla complessità e varietà delle relazioni umane e dall’indifferenza che il mondo sembra riservare ai nostri piccoli o grandi dolori.
L’unico percorso possibile è sempre quello esperienziale e non razionale, e la risposta che cerchiamo è spesso la più vicina, anzi forse è già dentro di noi”.

Lo spettacolo è consigliato a partire dai 3 anni di età.

A partire da un’ora prima dell’inizio dello spettacolo è a disposizione gratuita del pubblico il parcheggio Tennis Palladio 98 (accesso da Contrà della Piarda – dopo Contrà Barche a sinistra). Il parcheggio ha capienza limitata, si consiglia di arrivare in anticipo. Inoltre nei fine settimana il parcheggio della Provincia (di fronte al Teatro) è aperto alla cittadinanza. Prima e dopo gli spettacoli sarà attivo il punto di ristoro Equobar, con i suoi prodotti di caffetteria, pasticceria e snack equosolidali, biologici e a km zero.

I biglietti (adulto intero 6,50 euro, adulto ridotto 5 euro, bambini 4 euro, diritto di prevendita 0,50 euro) sono in vendita nell’ufficio del Teatro Astra dal martedì al venerdì con orario 9.30-13 e 15-18. Con la promozione “Porta il nonno a teatro”, un nonno e due nipoti entrano a teatro con 10 euro. Il giorno di spettacolo il botteghino apre alle ore 14.

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