Covid, Sicilia, Sardegna e Calabria a rischio zona gialla
Non si ferma il Covid, che in questa seconda parte dell’estate sta colpendo duramente. Ieri, in tutto il territorio italiano sono morte 54 persone e sono stati contagiati in più di 5 mila, anche se il tasso di positività è calato.
Il contagio sta avvenendo dove ci sono meno vaccinati: la Sicilia è prima per contagi e terzultima per immunizzati, con poco più del 50% della popolazione che si è vaccinata. Qualche difficoltà anche per la Sardegna, che pur avendo una percentuale di vaccinati più alta di altre regioni (tra cui Veneto, Toscana e Liguria) ha un altissimo numero di positivi, tanto che la permanenza dell’isola in zona bianca è a rischio. La campagna vaccinale comunque sta venendo trainata dai più giovani, con la fascia sopra i dodici anni che ha raggiunto il 66% di immunizzati su tutto il territorio nazionale.
Preoccupa però la situazione degli ospedali siciliani, che probabilmente renderebbero l’isola in zona gialla da lunedì. Ieri 1.229 positivi e da quindici giorni il numero di contagiati è superiore ai 50 ogni 100 mila abitanti.
Anche in Sardegna la situazione sta venendo monitorata attentamente. Ieri è stato superato il 10% dei letti occupati, mentre la percentuale di occupazione nei reparti ordinari è ferma al 9%. Anche la Calabria potrebbe passare in giallo, a causa della fragilità del suo sistema sanitario: le terapie intensive sono occupate al 7%, ma con soli 4 ricoveri c’è stato un balzo del 3% di occupazione. I reparti ordinari sono occupati al 14%.
Venerdì la cabina di regia stabilirà se alcune regioni torneranno in zona gialla. L’incidenza tra tamponi e contagiati è stata dimezzata dal 4,9% al 2,2 %.