VICENZA – Confcommercio, raccolta fondi per il benzinaio Stacchio
Continuano le manifestazioni di solidarietà nei confronti di Graziano Stacchio, titolare del distributore di Benzina Eni di Ponte di Nanto, che per difendere la commessa della gioielleria Zancan da un assalto di banditi si è trovato in mezzo ad una sparatoria, ferendo a morte uno dei banditi.
A seguito del drammatico episodio di criminalità avvenuto lo scorso 3 febbraio a Ponte di Nanto, il Consiglio della Figisc-Confcommercio di Vicenza (la Federazione Italiana Gestori Impianti di Carburante), si è riunito oggi in sessione straordinaria nella sede provinciale di via Faccio. Al termine della riunione la Federazione provinciale ha deciso di istituire una raccolta fondi, tramite apposito conto corrente, per dare un sostegno alle spese legali di Graziano Stacchio, il benzinaio coinvolto nella rapina alla gioielleria Zancan. L’invito a contribuire è rivolto non solo agli aderenti alla Figisc, ma anche a tutti gli altri associati alla Confcommercio di Vicenza. Questi gli estremi del conto corrente aperto presso la Banca Popolare di Vicenza: Iban IT58T 05728 11810 01057 1216670, intestato a Confcommercio Vicenza – Associazione Provinciale Gestori Impianti Stradali Carburanti Figisc; causale “Fondo Solidarietà Assistenza Legale”.
“Con questa iniziativa, condivisa da tutta la categoria, vogliamo esprimere la nostra vicinanza al collega Stacchio – afferma Eugenio Giuseppe Volpato, presidente della Figisc-Confcommercio di Vicenza -. Sarà la Procura ad accertare con esattezza come sono andati i fatti, ciò non toglie che quella del collega Stacchio è stata una reazione umanamente comprensibile di fronte ad una situazione di estremo pericolo non solo per la sua incolumità, ma anche per quella dei lavoratori della gioielleria rapinata”.
Il presidente Volpato sottolinea, poi, l’esasperazione che da tempo vive una categoria, quella dei benzinai, troppo spesso nel mirino della criminalità, con ripetuti assalti, rapine e furti che spesso si concentrano su questo tipo di attività: “Viviamo nel terrore – afferma -. perché siamo esposti ogni giorno alla roulette russa di bande criminali che con troppa facilità prendono di mira le nostre attività e quelle dei nostri colleghi commercianti. Sappiamo che le Forze dell’Ordine ce la stanno mettendo tutta per prevenire e reprimere furti e rapine, ma se non si è in grado di fermare questa escalation criminale, come dimostra quanto sta accadendo, vuol dire che qualcosa non funziona. E infatti – conclude Volpato – è evidente che alle Forze dell’Ordine mancano uomini e mezzi sufficienti per un più efficace presidio del territorio. Così come è evidente che se delinquenti con alle spalle gravi fatti di criminalità sono liberi di partecipare ad una rapina a mano armata, c’è molto da cambiare anche nelle nostre leggi e nel funzionamento dell’apparato giudiziario”.