Italiani e sostenibilità: arrivano i dati del 7° Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile di Lifegate
Gli italiani come si approcciano alla sostenibilità? Credono nel cambiamento? Sono disposti a modificare le loro abitudini quotidiane per renderle più rispettose del Pianeta? Risponde a queste, e tante altre domande, il settimo Osservatorio nazionale sullo stile di vita sostenibile. I risultati dell’indagine, condotta annualmente da LifeGate in collaborazione con l’istituto di ricerca Eumetra MR, sono stati presentati ieri a Milano. Quest’anno la ricerca è stata realizzata su un campione di 921 individui rappresentativo della popolazione italiana maggiorenne, con sovracampionamento di 500 casi sulle città di Milano e Roma. Anche stavolta prevede un focus sulla Generazione Z, cioè sui ragazzi under 24.
Cresce il coinvolgimento degli italiani rispetto al tema della sostenibilità
34,5 milioni di italiani, cioè il 69,5% della popolazione, credono nella sostenibilità. Tre italiani su quattro si sentono infatti personalmente coinvolti nei temi della sostenibilità, che sembra essere entrata nella loro vita quotidiana. Il 90% dei nostri connazionali chiede di limitare il consumo di plastica, l’89% di produrre oggetti o confezioni sostenibili e l’87% di investire nelle energie pulite. Buoni propositi che si traducono in comportamenti concreti e più responsabili: il 43% degli italiani limita l’uso di bottiglie di plastica, il 25 % cerca di spostarsi a bordo di mezzi poco inquinanti, il 45% è disposto ad acquistare prodotti locali e Made in Italy anche spendendo di più.
Focus della ricerca: alimentazione, mobilità, energia, moda, design e climate change
Il
50% degli italiani (59% Gen Z) sostiene di conoscere l’alimentazione
sostenibile, scegliendo una dieta vegetariana/vegana (5%) e di
limitare la carne (25%). Il sostegno all’agricoltura biologica
arriva al 79% (75% Gen Z), il consumo di alimenti biologici al 14%
(11% Gen Z) e il 33% degli intervistati (33% Gen Z) è disposto a
spendere di più per l’acquisto di prodotti biologici.
Il
tema della mobilità sostenibile è compreso dal 49% della
popolazione (52% Gen Z) che preferisce mezzi di trasporto a minor
impatto (25%; 19% Gen Z) o l’auto elettrica (8%; 5% Gen Z). Secondo
il 74% degli intervistati è necessario potenziare i mezzi pubblici e
il car sharing (66% Gen Z). Il 22% acquisterebbe un’auto elettrica
o ibrida anche se costasse di più (27% Gen Z), mentre il 18% una
bici elettrica (22% Gen Z).
Il 72% degli italiani (81% Gen Z)
conosce il termine energia rinnovabile. L’87% pensa sia giusto che
il Paese investa nelle fonti di energia rinnovabile (76% Gen Z), il
20% dichiara di utilizzarla (20% Gen Z) e il 28% la acquisterebbe per
la propria casa anche se costasse di più (30% Gen Z).
Il 42%
della popolazione è informata sulla moda sostenibile (40% Gen Z) e
il 40% sul design sostenibile (48% Gen Z). Nel dettaglio, l’81% sa
che l’arredamento e l’abbigliamento possono essere sostenibili
(81% Gen Z). Il 23% è disposto a spendere di più per ritrovare
queste caratteristiche nell’arredamento (23% Gen Z) e il 25% negli
abiti (24% Gen Z).
Nella scelta di prodotti e servizi da
acquistare, il 35% tiene in considerazione le informazioni
trasparenti (29% Gen Z), la presenza di certificazioni sostenibili
(24%; 26% Gen Z), l’attivazione di progetti ambientali (16%; 22%
Gen Z) e la compensazione delle emissioni (14%; 19% Gen Z) da parte
delle aziende. Secondo gli intervistati, gli aspetti più importanti
per giudicare la sostenibilità di un’azienda sono: l’uso
responsabile delle risorse (50%; 38% Gen Z), l’essere Carbon
Neutral (30%; 41% Gen Z), la pubblicazione del report di
sostenibilità (19%; 29% Gen Z) e l’assetto di Società Benefit o
BCorp (5%; 8% Gen Z).
Il
77% degli italiani è informato sulla questione del riscaldamento
globale (85% Gen Z) e della crisi climatica (61%; 62% Gen Z), conosce
la transizione ecologica (32%; 38% Gen Z), la Cop26 (32%; 28% Gen Z)
e la carbon neutrality (20%; 28% Gen Z). L’87% (75%; Gen Z) crede
sia necessario combattere i cambiamenti climatici adattando il
proprio stile di vita e il 43% afferma di limitare l’utilizzo di
bottiglie di plastica (35% Gen Z).
Il campione intervistato
dichiara infine che durante l’emergenza climatica ha aumentato gli
acquisti online (22%; 31% Gen Z) e utilizzato maggiormente le piste
ciclabili (15%; 15% Gen Z). Rispetto a prima dell’emergenza il 79%
nota più povertà (65% Gen Z), acquista prodotti Made in Italy (75%;
61% Gen Z), mangia più sano (69%; 61% Gen Z) e usa di più la bici
(42%; 48% Gen Z). Dopo l’emergenza l’86% pensa di modificare il
proprio stile di vita preferendo prodotti italiani (71% Gen Z),
acquistando prodotti sostenibili (67%; 77% Gen Z) e prodotti bio
(63%; 55% Gen Z). L’83% sceglierà di fare le vacanze in Italia
(65% Gen Z).