Inneggiavano a Hitler e Mussolini in chiamate Zoom nel Giorno della Memoria: otto denunciati
Un’Ansa riporta delle perquisizioni effettuate dalla polizia nei confronti di otto persone, ora indagate per accesso abusivo a un sistema informatico, violenza privata, propaganda e istigazione a delinquere per motivi di discriminazione razziale, etnica o religiosa. L’indagine è partita da un duplice accesso abusivo alla piattaforma Zoom, con frasi inneggianti a Hitler e Mussolini. Tra questi, anche un trevigiano.
Le perquisizioni, coordinate dalla Digos di Milano, hanno coinvolto agenti di Bari, Bologna, Brescia, Palermo, Roma, Torino, Trapani e Treviso. I fatti risalgono allo scorso inverno: il primo è relativo al 26 gennaio, quando il gruppo, in occasione della Giornata della Memoria, si è intromesso nel meeting Zoom dell’Associazione Italia Israele di Venezia, disturbando la diretta con frasi inneggianti al Duce, offese agli ebrei e accompagnando il tutto con musica del ventennio. Il secondo, invece, ha avuto luogo il 4 febbraio: durante un incontro del comune di Cinisello Balsamo, diverse voci si sono intromesse nel meeting Zoom con frasi inneggianti a Mussolini e Hitler.
Gli incursori frequentavano una chat Telegram chiamata “Zoommannari” e sembra non appartengano a gruppi schierati politicamente.