Covid: la stagione sciistica torna ad essere a rischio
Grande fermento in tutto il nord Italia per il rischio di ritorno in zona gialla o, peggio, in arancione. Ad essere preoccupati sono soprattutto i gestori degli impianti sciistici, che dallo scorso 9 marzo 2020 non hanno praticamente mai lavorato. Rinunciare alla terza stagione consecutiva potrebbe mettere definitivamente in ginocchio il settore.
La paura è che la riapertura degli impianti e i conseguenti infortuni sovraffollino gli ospedali, già saturi a causa della pandemia da Covid.
Un’eventuale zona gialla obbliga a tenere la mascherina anche all’aperto e nei locali, oltre che limitare il numero di commensali al tavolo a quattro persone. Le limitazioni si estenderebbero poi a tutte quelle strutture come terme, teatri, cinema, sale concerto e musei dove la capienza scenderebbe al 50%.
L’Alto Adige potrebbe essere la prima zona costretta a passare in giallo e lo stesso timore vale anche per il Friuli Venezia Giulia. La situazione non è migliore in Veneto, dove l’incidenza di casi è ancora molto alta. La necessità è quella di tenere basse le occupazioni in area medica e in terapia intensiva.