EUROPA – Vicina l’approvazione di un quinto vaccino, che potrebbe ridurre lo scetticismo dei non vaccinati
LA PROSSIMA SETTIMANA EMA DARÀ IL SUO PARERE SU NOVAVAX
In arrivo un vaccino che, secondo molti, potrebbe convincere una piccola fascia di scettici che non si sono vaccinati. Ovviamente un nuovo vaccino non potrà convincere chi è vittima delle deliranti fake news dei no vax o non è in grado di comprendere l’importanza della vaccinazione sulla pressione ospedaliera, tantomeno coloro che rifiutano di farsi intubare o rifiutano il vaccino salvo poi accettare di essere imbottiti di costosi farmaci (dalla composizione loro sconosciuta) per guarire dal covid. Ma il nuovo vaccino per la sua composizione rappresenta senza dubbio una novità.
L’Agenzia europea per i medicinali (EMA) ha annunciato giovedì che voterà la prossima settimana sulla domanda di autorizzazione nell’UE del vaccino anti-Covid dell’azienda farmaceutica americana Novavax, che potrebbe diventare il quinto anti-Covid autorizzato all’interno dell’Unione Europea. (Pfizer-BioNTech, Moderna, AstraZeneca e Johnson & Johnson).
Il siero chiamato Nuvaxovid utilizza una tecnologia più convenzionale rispetto a quelle utilizzate per i vaccini già ampiamente autorizzati in tutto il mondo, che secondo gli esperti sanitari potrebbe ridurre lo scetticismo tra i non vaccinati.
Nuvaxovid è un cosiddetto vaccino “a subunità”, a base di proteine che innescano una risposta immunitaria, senza virus. La tecnologia è simile a quella utilizzata nei vecchi vaccini contro l’epatite B e la pertosse, ampiamente utilizzati in tutto il mondo.
Non utilizza quindi le tecnologie né mRNA (Pfizer/BioNTech, Moderna) né vettore virale (AstraZeneca, J&J) bensì rientra nei vaccini proteici, una tipologia già in uso da decenni contro patologie come pertosse, epatite o meningite.
“Il nostro comitato per i medicinali per uso umano terrà una riunione straordinaria il 20 dicembre per esaminare la richiesta del vaccino (anti-)Covid sviluppato da Novavax”, ha annunciato su Twitter il regolatore europeo. “Comunicheremo il risultato di questa discussione scientifica”, ha aggiunto.