Zaia in diretta: “Cambiare strategia. Occuparsi solo dei sintomatici. In ospedale soprattutto non vaccinati”
Dalla conferenza stampa
Abbiamo una proiezione sulle terapie intensive di calo nonostante l’alto numero di positivi. Lo stesso per i ricoveri in generale (area medica + terapia intensiva).
Non si vuole banalizzare l’infezione, il rischio c’è sempre perché vi sono morti e ricoverati. Nella maggior parte dei casi riguardano i non vaccinati. Tranne che nelle fasce d’età più alte, nelle fasce d’età più basse chi finisce in ospedale ci finisce perché non vaccinato.
Davanti a questi dati va cambiata strategia. Oggi il New York Times riferisce che Norvegia e Danimarca tolgono le restrizioni.
Bisogna quindi concentrarci sui sintomatici e non si può continuare a correre dietro a tutti i cittadini con il contact tracing. Fondamentalmente abbiamo raggiunto una immunità di gregge. Sembra dagli ultimi studi che la terza dose con positività dia una produzione anticorpale anche per le altre varianti.
Sulla scuola il modello morbillo funzioni. Se un compagno di classe ha il morbillo sta a casa lui.
Dobbiamo chiedere che le scuole restino liberi. Il virus è endemico. I positivi a casa e gli altri in classe.