Andrea Crisanti “contro” la quarta dose: “Problemi economici e fisici”
“Fare un vaccino ogni quattro mesi pone un aggravio sul servizio sanitario nazionale senza precedenti In quattro mesi devi vaccinare 40 milioni di persone, dieci al mese. Non è sostenibile a lungo termine. Il nostro fisico non è tarato per subire quattro vaccinazioni ogni anno”. È quanto dichiarato da Andrea Crisanti, ospite del programma televisivo Accordi e Disaccordi. Il direttore del Dipartimento di medicina molecolare dell’università di Padova ha detto la sua su un problema in discussione di questi giorni come quello della quarta dose. Lo ha fatto superando le cautele di alcuni suoi colleghi che hanno chiesto di verificare prima gli effetti della terza dose e ponendo un deciso stop all’argomento.
“I vaccini ci hanno salvato e dobbiamo utilizzarli ma hanno dei limiti e il riconoscimento dei limiti pone l’esigenza di svilupparne una nuova classe. In passato abbiamo fatto vaccini contro altri patogeni con una durata spettacolare. Ogni patogeno e vaccino hanno le loro peculiarità, ma il margine di miglioramento c’è. Perché è il primo vaccino che dà una protezione di quattro mesi, si pone sulla scala molto inferiore su durata di protezione. C’è margine di miglioramento sicuramente”.
Come si evince da queste parole Crisanti auspica un miglioramento del vaccino prima di eventuali nuove somministrazioni. Aveva infatti affermato, ospite ad Agorà, che “bisogna investire e sviluppare vaccini che abbiano una durata maggiore, costino meno e abbiano una proprietà intellettuale che appartenga agli stati. Non possono esserci differenze tra i paesi come quelle attuali, che sono inaccettabili”.