Ora anche la Francia ragiona sulla revoca delle restrizioni
Consiglio di Difesa della Salute riunito questo giovedì mattina all’Eliseo, in cui si discute delle restrizioni legate alla crisi sanitaria, anche se la situazione epidemiologica porta a mantenere lo status quo per almeno due settimane.
Il Governo si trova di fronte a una situazione paradossale: se il numero dei casi positivi continua ad aumentare – e a battere record di oltre 300.000 contaminazioni giornaliere nella media degli ultimi sette giorni -, la pressione sull’ospedale e in particolare sui servizi di rianimazione tende a ristagnare.
Tra le opzioni del consiglio presieduto da Emmanuel Macron, si preferisce in questa fase una soluzione intermedia. Consiste nel dare un calendario per la revoca delle restrizioni, in particolare per quanto riguarda il divieto almeno fino al 24 gennaio dei concerti in piedi e la chiusura delle discoteche.
“Dovremmo chiedere ai francesi altre due settimane di sforzi prima di revocare le restrizioni”, ha detto all’Afp una fonte vicina all’esecutivo.
“Vogliamo dare un po’ di visibilità, soprattutto perché le persone sono stufe. Diremo che se le condizioni migliorano, in una o due settimane elimineremo le restrizioni”, aggiunge un’altra fonte.
Il Consiglio di Difesa deve anche decidere un rinvio a giugno dei test di specialità del diploma di maturità.