Prima serata di Sanremo: i voti… Per Fiorello 11!
Ieri prima e attesa serata di Sanremo 2022. Come ogni anno ogni testata distribuisce voti a destra e a manca. Lo facciamo pure noi, senza l’ambizione di essere trend-setter come tanti colleghi. Un simpatico gioco per gli appassionati della kermesse più amata dagli italiani.
AMADEUS: 7
A lui il merito di aver rinnovato il parco cantanti accostandolo a vecchie glorie in un vivace mix. Senza ‘spalle’ sul palco sarebbe meno interessante di una bolletta luce-gas, ma con i giusti ingredienti sa dare il giusto ritmo.
ORNELLA MUTI: 5
L’attrice sex symbol degli anni ’80 è apparsa impacciata e poco incisiva. I suoi intervalli abbastanza noiosi e inconsistenti. Forse a causa dell’emozione. Non sono frequenti le sue presenze in TV. Forse la sua presenza è stata usata male. Le interviste con imbarazzati silenzi di Amadeus… imbarazzavano
MANESKIN: 10
Amadeus li ha ringraziati come se avessero fatto un favore partecipando. Ma chi partecipa, lo ricordiamo, viene pagato. In ogni caso superbi. Toccante l’interpretazione di Coraline. La bellezza e l’orgoglio di avere per una volta ospiti internazionali che sono italiani
FIORELLO: 11
Senza di lui il palco sarebbe paragonabile a un funerale in Scozia. Bravo, geniale, incontenibile, sempre fresco. Un fuoriclasse che ha tenuto alto il ritmo. La gag sui no vax è stata esilarante. Ha ravvivato l’idolo Berrettini in balia delle ovvietà di Amadeus.
ACHILLE LAURO: 9
Eccessivo come sempre, ma la sua voce alla Smashing Pumpkins piace. Soprattutto, se dovesse finire all’Eurofestival vincerebbe a man bassa.
YUMAN: 5
Inconsistente il suo stentato groove. Chiediamo un giudizio a quelli che hanno compreso le parole della canzone. Potrebbe stupirci con una seconda esibizione
NOEMI: 5
Bella canzone, ma non è il suo genere. Non ci siamo con la voce che, apparsa sofferente, è stata sovrastata dall’orchestra
GIANNI MORANDI: 9
Sembra ancora un ragazzino e la sua canzone con il sounding anni ’60 è stata una ventata di freschezza. Critica divisa. Ma il suo brano davvero ci riporta negli splendidi anni ’60 carichi di speranza.
LA RAPPRESENTANTE DI LISTA: 7,5
Piace. A lei il merito (o demerito) di aver sdoganato la parola ‘culo’ a Sanremo. Accusata dai giornali di destra di aver portato il comunismo sul palco per il pugno chiuso. Bella voce e refrain a rischio tormentone.
MICHELE BRAVI: 5
Inconsistente. Narrativa drammatica abbastanza noiosa.
MASSIMO RANIERI: 7,5
L’età si sente nella voce, che però rimane bella e inconfondibile nelle note medio basse. Bel testo portato con incredibile eleganza
MAHMOOD E BLANCO: 9
Canzone da brividi interpretata con grande feeling sul palco. E’ la favorita
ANA MENA: 2
Canzone brutta e molto simile ad Amandoti di Gianna Nannini in versione trash neomelodica. Un orrore. I social stanno esplodendo con riferimenti a ipotetico plagio.
RKHOMI: 7
Sorpresa. Pop, rock e rap portati sul palco con un mix in crescendo e un grande arrangiamento orchestrale.
DARGEN D’AMICO: 9
Ci è già entrata in testa la sua canzone. Un tormentone. Quindi obiettivo centrato. Voto in controtendenza rispetto alla critica di numerose testate.
GIUSY FERRERI: 5
La graffiante è stata poco graffiante. Il suo stile vintage con megafono non ha particolarmente impressionato e la sua canzone