7 Febbraio 2022 - 16.09

Scomparsa di Nicola Amenduni: il sindaco Rucco proclama lutto cittadino, il cordoglio di Zaia

Scomparsa del commendatore Nicola Amenduni, il sindaco proclama il lutto cittadino. Francesco Rucco: “Una figura straordinaria, grande imprenditore e benefattore”

Si è spento nella notte, all’età di 103 anni, Nicola Amenduni storico titolare delle “Acciaierie Valbruna” e dell’omonimo gruppo che conta 2500 dipendenti e 42 filiali nel mondo.

Il sindaco di Vicenza ha deciso di proclamare in sua memoria il lutto cittadino.

“Nicola Amenduni rappresenta l’esempio dell’industriale d’altri tempi, brillante nella conduzione imprenditoriale e generoso con la sua comunità – lo ricorda il primo cittadino Francesco Rucco – perché ha amato come pochi Vicenza e i vicentini. Oltre a dare una concreta risposta occupazionale con l’opportunità di lavoro data a migliaia di persone, è stato anche un uomo dal grande altruismo dando vita alla fondazione Valbruna Onlus con la quale ha contribuito a varie donazioni a scuole e associazioni, e tra i fondatori della fondazione “San Bortolo” che si dedica al sostegno dell’ospedale cittadino favorendone l’ampliamento strutturale e l’ammodernamento delle dotazioni sanitarie. Si era preso cura delle famiglie vicentine espulse dalla Libia di Gheddafi aiutandole nell’accoglienza e nell’inserimento in città. E’ stato anche un appassionato sostenitore del Vicenza calcio facendo del marchio “Acciaierie Valbruna” uno sponsor storico ed immancabile.

Tutto questo lo ha sempre fatto per la terra che lo aveva adottato, senza chiedere e pretendere nulla in cambio; è per questo che la città gli deve essere grata e riconoscente proclamando il lutto cittadino e stringendosi alla famiglia in questo momento di dolore.

A tutti i familiari vanno le mie più sentite condoglianze”.

Il cordoglio di Luca Zaia, governatore del Veneto

“Con la scomparsa di Nicola Amenduni se ne va una figura storica nel panorama industriale non solo veneto ma anche nazionale. Figura dalle capacità imprenditoriali pioneristiche, ha attraversato il Novecento dimostrando non solo di saper superare un conflitto mondiale e le sue conseguenze, ma anche di saper cogliere le opportunità delle trasformazioni economiche del dopoguerra, spostandosi dalla sua regione d’origine, la Puglia, al Veneto, dove ha trasformato le Acciaierie Valbruna in un’azienda leader nel mondo nella produzione dell’acciaio. La sua vita racconta in modo illuminante come una storia personale fatta di determinazione, perspicacia e acume riesca a farsi storia collettiva, non solo di una regione e del suo tessuto sociale e produttivo, ma anche di un’intera nazione”.

Con queste parole il Presidente della Regione Luca Zaia esprime il suo cordoglio per la morte di Nicola Amenduni, patron delle Acciaierie Valbruna, scomparso oggi all’età di 103 anni. Pugliese di nascita, vicentino di adozione, nel 1957 aveva fatto il suo ingresso nell’azienda fondata da Ernesto Gresele, fondata nel 1925, dopo averne spostato la figlia Mariuccia. Sotto la sua guida l’azienda seppe trovare lo slancio decisivo, puntando sugli acciai inossidabili e diventando un impero che conta oggi 2.500 dipendenti e 42 filiali nel mondo.

“Nicola è stato un grande imprenditore, che ha trascorso la sua vita dietro la scrivania e che con la sua azienda ha dato e sta ancora dando un apporto straordinario all’economia veneta e migliaia di posti di lavoro. Ma anche un grande uomo, un filantropo, uno che non si tirava mai indietro dove c’era bisogno. Ci siamo sentiti spessissimo e ogni volta mi chiedeva se c’era qualche necessità e se poteva essere utile. Per la sanità, ad esempio, ha fatto tantissimo”, ricorda Zaia.

“Sono convinto che la sua storia possa essere letta non solo come esempio di un modello di imprenditoria, ma anche come la dimostrazione del fatto che la dimensione economica non possa prescindere da un contesto culturale ed etico di riferimento. Solo così si potranno scrivere ancora storie di grandi capitani d’industria come quella di Amenduni. Ai suoi familiari, in particolare ai figli, Michele, Ernesto, Massimo, Maurizio e Antonella, esprimo le mie più sincere condoglianze”.

*** Finco, Zecchinato, Cecchetto, Maino, Giacomin (Intergruppo Lega – Liga Veneto)

“Esprimiamo cordoglio per la morte di Nicola Amenduni, 103 anni (ne avrebbe compiuti 104 in aprile), patron delle Acciaierie Valbruna e del gruppo Amenduni di Vicenza, un patriarca storico dell’industria veneta”.
Con queste parole, i consiglieri regionali vicentini dell’Intergruppo Lega – Liga Veneto, Milena CecchettoSilvia MainoStefano GiacominMarco Zecchinato, assieme al vicepresidente del Consiglio regionale, Nicola Finco, ricordano l’imprenditore scomparso.  

“Amenduni era di origini pugliesi – ricordano i consiglieri – un Veneto d’adozione che ha portato lustro e onore alla nostra imprenditoria nel mondo. Le Acciaierie vicentine erano state fondate da Ernesto Gresele nel 1925, di cui Amenduni sposò la figlia. Le acciaierie Gresele erano già una potenza, un’eredità che Nicola ha saputo brillantemente sviluppare e trasformare in impero: basti pensare che il Gruppo oggi conta 2.500 dipendenti, con 42 filiali nel mondo”.

“Amenduni era un uomo di grande tempra e resistenza, sopravvissuto alla guerra, che ha saputo farsi strada dal nulla, rimboccandosi le maniche e lavorando sodo, in silenzio – aggiungono i consiglieri regionali – Credeva nell’impresa. Amenduni, con spalle larghe ,ha affrontato periodi alti e bassi della vita e delle finanze. Esprimiamo vicinanza alla famiglia: è stato un ottimo esempio e un modello destinato a far scuola perché è grazie all’ottima guida di persone così resilienti e capaci che l’industria veneta è grande nel mondo”.


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