CORNEDO DIVENTA UFFICIALMENTE CITTÀ!
Servizio di Elisa Santucci
Lo scorso 10 gennaio il presidente della Repubblica Mattarella ha firmato il decreto con il quale ha concesso al Comune di Cornedo Vicentino il titolo di “città”. Un grande riconoscimento e un momento storico per la comunità cornedese, che arriva dopo l’iter avviato qualche mese fa dal sindaco Francesco Lanaro e alla vigilia di grandi cambiamenti per Cornedo. Un iter vagliato attentamente dagli Uffici Prefettizi, dal Ministero dell’Interno e dalla Presidenza della Repubblica.
Stamane in Prefettura la comunicazione ufficiale dal parte del Prefetto di Vicenza, Pietro Signoriello al sindaco Lanaro. Un momento emozionante, nel quale il primo cittadino ha ringraziato il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, il prefetto e chi ha affiancato il Comune in questo iter, come il vicepresidente del Consiglio Regionale del Veneto Nicola Finco.
Il sindaco Francesco Lanaro, che ha esposto le motivazioni della richiesta ha dichiarato: “E’ una data storica per Cornedo. Un momento emozionante che arriva mentre stiamo per uscire dalla pandemia e mentre stiamo progettando e concretizzando un futuro di espansione e crescita. Voglio ringraziare il vicepresidente del Consiglio Regionale Nicola Finco che ci ha affiancato ed ha impresso velocità all’iter. Ringrazio anche la Provincia di Vicenza, la Prefettura e il Consiglio Comunale che ha votato all’unanimità la richiesta per avviare l’iter. Ma voglio soprattutto ringraziare i miei concittadini che sono la ragione di questo riconoscimento. Il nostro territorio ha grandi peculiarità storiche, economiche, sociali e umane. Voglio precisare che il titolo di ‘città’ non è un capriccio dell’amministrazione o un titolo onorifico da sbandierare, ma è il frutto di un percorso intrapreso per dare significato a quello che Cornedo sta diventando: una realtà in crescita, interessata da cambiamenti, penso solo al nuovo casello della Pedemontana, all’importanza economica o allo sviluppo demografico. Un ruolo sempre più centrale nella vallata destinato a consolidarsi anche in virtù del rilancio del centro storico e del piano di rigenerazione urbana che stiamo progettando, per rendere Cornedo una grande realtà”.
Dopo la comunicazione del Prefetto il sindaco Lanaro, assieme alla Giunta e ai rappresentanti del Consiglio, è stato ricevuto a Palazzo Nievo, sede della Provincia, dal presidente Francesco Rucco, che ha dichiarato: “E’ importante che questo riconoscimento per Cornedo sia stato celebrato qui, perché la Provincia è la casa dei Comuni. Abbiamo un ottimo rapporto con i Comuni e le amministrazioni locali ed esprimo piacere per questo riconoscimento per Cornedo, Comune con il quale vi è una solida amicizia e una fattiva collaborazione su molte attività e opere strutturali sul territorio. E’ importante condividere questo momento. ”
“Nell’ottobre dello scorso anno, la comunità di Cornedo Vicentino, attraverso il Sindaco Francesco Lanaro, che aveva manifestato l’intenzione, e il Consiglio comunale, che si era pronunciato in tal senso, aveva espresso la volontà di acquisire il titolo di Città. Oggi, a distanza di soli cinque mesi, quella che sembrava solo un’aspirazione è diventata realtà perché il Presidente della Repubblica, con proprio decreto, ha concesso il titolo di Città a Cornedo Vicentino che così si aggiunge al ristretto elenco di comuni che in Italia ricevono questo riconoscimento per i ricordi, i monumenti storici e l’attuale importanza dei centri che ne sono insigniti”. A darne l’annuncio, il Vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto Nicola Finco che spiega: “Il Sindaco Lanaro mi aveva chiesto un impegno preciso in tal senso, e decisivo è stato l’interessamento presso il Ministero degli Interni da parte dell’onorevole Alberto Stefani, da me sollecitato. Il titolo di Città rappresenta un punto di partenza per un salto di qualità amministrativo, economico e sociale che proietta Cornedo a diventare un punto di riferimento decisivo per la Valle dell’Agno, un centro secondo solo a Valdagno”.
“Cornedo ha un’amministrazione giovane, ambiziosa e dinamica – aggiunge il Vicepresidente Finco – che si sta impegnando su numerosi fronti, dal punto di vista dei servizi alla persona e delle infrastrutture viarie, e che punta così a tenere unità la propria comunità in un periodo storico caratterizzato non solo dalle nuove sfide legate al post-pandemia, ma soprattutto dalla grande dinamicità economica di quest’area. Cornedo si proietta verso il 2030 con obiettivi di sviluppo e di crescita chiari e definiti: noi saremo dalla sua parte e al fianco di questa nuova Città della vallata dell’Agno, e da parte mia, com’è avvenuto nel corso dell’iter per il riconoscimento di quel titolo, assicuro il mio appoggio lungo questo cammino”.
Le
motivazioni della concessione del titolo di città a Cornedo
Vicentino sono riassunte nella relazione presentata dal sindaco al
Consiglio Comunale lo scorso 28 settembre 2021. Una istanza approvata
all’unanimità dallo stesso Consiglio, che stamane era
rappresentato al momento della comunicazione ufficiale.
Pubblichiamo la relazione del sindaco, che richiama le motivazioni storiche, economiche e sociali della richiesta del titolo di città…
Il
Testo Unico sull’ordinamento degli Enti Locali, infatti, prevede
che “Il titolo di città possa essere concesso con decreto del
Presidente della Repubblica su proposta del Ministro dell’Interno
ai comuni insigni per ricordi, monumenti storici e per l’attuale
importanza”. Il riconoscimento del titolo di città nono comporta
la concessione di maggiori poteri amministrativi al Comune ma il
conferimento di un attributo onorifico legato al prestigio, al valore
sociale e storico di una comunità. Qui sotto la relazione del
sindaco, che illustra in modo puntuale le motivazioni della
richiesta.
LA
RELAZIONE DEL SINDACO
Il
riconoscimento del titolo di città non comporta la concessione di
maggiori poteri amministrativi al Comune ma il conferimento di un
attributo onorifico legato al prestigio, al valore sociale e storico
di una comunità.
Cornedo
Vicentino, comune della media valle dell’Agno, è un centro posto
prevalentemente sulle dorsali collinari, che si addensa sul fondo
valle dove si incontra la pianura, abitato in modo intensivo almeno
negli ultimi due millenni.
Risale
infatti al primo secolo d.C. una epigrafe funeraria romana in marmo
biondo, ritrovata nel greto dell’Agno nel territorio di Cornedo,
all’altezza della Pieve di San Martino di Brogliano, attualmente
conservata nel Museo di Santa Corona a Vicenza. Si tratta di un
manufatto di grandi dimensioni che ricorda Lucius Heius Calaesius,
duoviro, e la moglie Gellia Secunda. Lucius Heius, magistrato civile
nella organizzazione amministrativa dell’Impero Romano, e la sua
presenza in loco presuppone che la zona fosse relativamente popolosa,
e conseguentemente organizzata. Recenti scavi archeologici in
località Uomo della Roccia hanno portato alla luce monete risalenti
al IV/V secolo. A partire dai secoli XII-XIII le vicende locali
furono legate profondamente alla presenza e all’influenza della
famiglia comitale dei Trissino, nobili vicentini di antico lignaggio,
che rimasero in primo piano nella vita civile del paese anche durante
il dominio della Serenissima, condividendo con poche famiglie locali
la proprietà dei migliori terreni agricoli e il controllo sulle
maggiori attività artigianali. Il personaggio più illustre della
stirpe fu l’umanista, diplomatico e letterato Gian Giorgio
Trissino, figlio di Gaspare e Cecilia Bevilacqua (1478-1550). Gian
Giorgio scoprì il più grande talento dell’architettura del suo
tempo, Andrea Palladio, di cui fu mentore e amico e fu il più
influente intellettuale vicentino del Cinquecento. Le vicende
famigliari di Gian Giorgio e la sua appassionata difesa dei diritti
feudali sostenuti contro le rivendicazioni dei comuni della Valle,
condizionarono fortemente la storia delle comunità locali.
Nel
1404, a seguito della firma della dedizione della città di Vicenza
alla Serenissima, Cornedo seguì le sorti della Repubblica di Venezia
fino al 1797 quando, cessata la Repubblica di Venezia, Cornedo seguì
le alterne vicende del territorio Veneto. Alcuni cittadini cornedesi
si misero particolarmente in luce durante i moti risorgimentali del
1848, nonché durante la spedizione del Mille. Dal 1866 la storia di
Cornedo (e quella Veneta) diviene la storia d’Italia. Il nome di
Cornedo deriva da un toponimo riferito alla pianta del Corniolo,
probabilmente localizzato secoli fa ai piedi del colle di San
Sebastiano, dove si trovava il nucleo abitato più antico, e poi
esteso a COMUNE DI CORNEDO VICENTINO PROVINCIA DI VICENZA tutto il
territorio comunale, che attualmente comprende anche tre importanti
frazioni: Cereda, antichissimo insediamento collinare che fu comune
autonomo fino al 1815; Muzzolon, che fu comune autonomo per un breve
periodo secoli or sono, e Spagnago, sviluppatasi nel corso del XX
secolo sulla strada per Valdagno.
A
Cornedo sono presenti ville storiche e chiese di pregio, queste
ultime con al loro interno opere pittoriche di importanti pittori
(Maganza, Buonconsiglio, Dusman, Zelotti, De’ Piero detto lo
Zoppo), nonché bassorilievi ed altorilievi di Nicolò da Cornedo;
nel centro del paese si trova il magnifico Parco Pretto, ricco di
essenze vegetali che con i suoi 15.000 mq. ben si adatta alla
funzione che ora riveste, di luogo di svago e riposo per la
popolazione. Cornedo presenta un forte settore artigianale,
industriale e commerciale, mentre il settore agricolo risulta
minoritario rispetto agli altri settori. Numerose e diffuse nel
territorio sono le industrie di piccola e media grandezza, mentre
numerose attività collegate alla meccanica hanno fatto inserire
Cornedo nel Distretto produttivo della meccanica. Del ruolo, della
storia e dell’importanza nel panorama economico di Cornedo
Vicentino, è stata redatta una breve relazione, arricchita da
immagini e da dati sulla demografia, che viene allegata alla presente
deliberazione sub A), in vista della proposta che si vuole
concretizzare, sottoponendo all’esame del Consiglio comunale
l’istanza da inoltrare al Presidente della Repubblica per il
riconoscimento del titolo di “Città” al Comune di Cornedo
Vicentino. Si ritiene, infatti, che Cornedo Vicentino, che già si
connota come città intesa concettualmente come organizzazione
attorno alla quale una comunità cresce e si sviluppa, possegga tutti
i requisiti per l’ottenimento di tale riconoscimento.”