A Montecchio in aumento le famiglie non in regola con i pagamenti
A fronte di una percentuale sempre maggiore di famiglie che non si trovavano in regola con i pagamenti del servizio mensa nelle scuole comunali, e a fronte delle difficoltà espresse dalla Società Serenissima (affidataria dell’appalto) che potrebbe essere costretta ad attivare azioni per bilanciare le minori entrate, l’Amministrazione comunale, in accordo con le scuole e la società stessa, hanno inviato venerdì 11 marzo una lettera alle famiglie per arginare il fenomeno. In questa lettera si preannunciava il possibile avvio di un’iniziativa sperimentale per evitare l’allargarsi del problema e dare una risposta a genitori e insegnanti. “La lettera ha sortito l’effetto sperato, tant’è che questa mattina il numero delle famiglie inadempienti è notevolmente diminuito. – spiega l’assessore alla Pubblica Istruzione, Maria Paola Stocchero – Pertanto al momento non sarà avviata nessuna iniziativa”. Al 17 febbraio 2022, all’Istituto comprensivo 2, i bambini indietro con i pagamenti erano 40 su 550 iscritti al servizio mensa, questa mattina soltanto 14.
L’assessore Stocchero prosegue: “Già dal mese di gennaio sono partiti i solleciti alle famiglie per chiedere di mettersi in regola. Dal momento che il problema persisteva, di comune accordo con la Società Serenissima e con le scuole, avevamo ipotizzato un’azione per dare un segnale più forte e che avrebbe previsto di dotare ogni alunno di una tessera che attestasse l’avvenuta prenotazione del pasto. Un modo sia per tenere sotto controllo la situazione, sia per far comprendere le difficoltà. È chiaro che in ogni caso nessun bimbo sarebbe mai rimasto senza pranzo”.
Il sindaco di Montecchio Maggiore, Gianfranco Trapula, aggiunge: “Si ricorda che le famiglie in difficoltà possono richiedere sconti e agevolazioni attraverso la presentazione dell’Isee. Abbiamo già 258 alunni con tariffa agevolata nei due Istituti Comprensivi del nostro territorio, – conclude il primo cittadino – mentre da settembre 2021 a gennaio 2022 il nostro Comune ha già speso 36mila euro per andare incontro ai bisogni delle famiglie”.
Qual
è il costo di un singolo pasto?
3,71
euro a pasto, circa 75 euro al mese per un utente con tariffa piena.
Si tratta di un prezzo particolarmente favorevole, dal momento che il precedente appalto (fino al 2018) prevedeva un costo di 4,73 a pasto. Nonostante ciò, il numero di famiglie non in regola con i pagamenti è andato via via aumentando.
AGEVOLAZIONI
Previsto lo sconto sociale del 100% per le famiglie con Isee da o euro a 4.000 euro
Del 50% per le famiglie con Isee da 4001 euro a 8.300 euro
Sconto in base al numero dei figli
Tariffa piena – primo figlio
Tariffa 50% – secondo figlio
Sconto 100% – terzo figlio