16 Marzo 2022 - 9.00

Uccide i genitori – L’omicidio ieri mattina, premeditato da tempo per ottenere 800 mila euro – Il figlio va poi ad Arzignano per anticipare soldi per l’acquisto di un immobile

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In aggiornamento (nel video, la zona di Villaggio Marmi)

Aggiornamento ore 11.20 – I DETTAGLI

Una comunicazione della Procura di Vicenza informa

Alle 2,30 il P.M. di turno ha disposto il fermo di indiziato di delitto di Diego Gugole, di anni 25 residente in Chiampo, per il reato di omicidio pluriaggravato in persona di entrambi i genitori, Sergio Gugole e Lorena Zanin, rispettivamente di 62 e 59 anni.

L’ omicidio è stato consumato nella mattinata di ieri in Chiampo nell’abitazione dei genitori – con i quali il GUGOLE conviveva – in via Villaggio Marmi, con uso di una pistola illecitamente detenuta.

Nella tarda serata di ieri, intorno alle 22,30, Diego Gugole si è spontaneamente presentato presso la caserma del Comando Provinciale Carabinieri di Vicenza in via Muggia, chiedendo di parlare con i militari.

Dapprima con spontanee dichiarazioni e successivamente nel corso dell’ interrogatorio davanti al P.M. di turno, ha confessato l’omicidio, riferendo i dettagli:

Diego Gugole
  • l’omicidio sarebbe stato meditato da tempo – “da circa un mese” – col fine di impossessarsi di una consistente somma di denaro — circa 800.000,00 euro — investita dai genitori anche in titoli, con la quale il figlio intendeva acquistare un immobile in Arzignano – per il quale una settimana prima aveva già corrisposto un anticipo a titolo di caparra ed un’ autovettura
  • l’arma, un pistola semiautomatica di fabbricazione polacca, calibro nove millimetri, sarebbe stata acquistata da un cittadino straniero, “marocchino ”, a Cologna Veneta per il prezzo di 3.800,00 euro
  • nella mattinata di ieri, intorno alle 10,30, Diego Gugole avrebbe esploso con la pistola due colpi contro il padre, colpendolo alla testa mentre era seduto al tavolo da cucina; avrebbe quindi atteso il rientro nell’ abitazione della madre – che si era allontanata in precedenza con i genitori – ed al suo arrivo, intorno alle ore 13,20, avrebbe esploso con l’arma altri colpi “circa quattro”) che colpivano la vittima, un colpo raggiungeva anche il televisore del vano salotto
  • immediatamente dopo l’ uccisione del padre, avrebbe trasferito bonifico una somma di rilevante importo — circa 16.000,00 euro — dal conto corrente del padre a quello personale
  • nel pomeriggio, dopo la doccia ed il cambio di abiti, si sarebbe portato nei locali dell’ impresa edile in Arzignano ed avrebbe consegnato al personale una ulteriore somma a titolo di anticipo per l’ acquisto dell’immobile opzionato; avrebbe anche acquistato presso in alcuni esercizi commerciali in Arzignano alcuni sacchi in tela, vernice e pennelli da utilizzare per occultare le tracce di sangue; I’ intenzione era di nascondere i corpi – dopo averli riposti nei sacchi – all’ interno dell’ appartamento al piano terra dell’ edificio condominiale di residenza, disabitato da anni dopo la morte dei nonni paterni
  • in serata, intorno alle ore 20,45, sarebbe stato contattato sull’ utenza cellulare da un’ amica della madre che – avendo concordato in serata un incontro con i genitori – manifestava preoccupazione poiché entrambi non rispondevano alle chiamate telefoniche ed al citofono dell’ abitazione.

Nel corso dell’ interrogatorio ha altresì riferito di non svolgere alcuna attività lavorativa da circa un anno “Ultimamente non mi piaceva lavorare, spesso raccontavo bugie ai miei genitori”) – in precedenza aveva avuto brevi esperienze alle dipendenze di concerie della valle del Chiampo – e di avere da qualche tempo, su insistenza dei genitori, intrapreso dei colloqui trattamentali con una specialista psicologa.

In seguito alle dichiarazioni i militari dell’ Arma si sono portati presso l’abitazione familiare in Chiampo, rinvenendo i corpi delle vittime e l’arma utilizzata per i delitti. All’ interno dell’ auto del GUGOLA sono stati recuperati i sacchi di tela ed il materiale (pennelli, vernici, etc.) acquistati nel pomeriggio.

Le indagini sono tuttora in corso di svolgimento da parte dei Carabinieri del Comando Provinciale di Vicenza — Reparto Operativo Nucleo Investigativo, coadiuvati dai militari della Compagnia di Valdagno e della stazione di Chiampo.

—- La notizia di stamane

Duplice omicidio ieri sera a Chiampo, in provincia di Vicenza. Intorno alle 22 marito e moglie, di età compresa tra i 50 e i 60 anni. Sergio Gugole e la moglie Lorena Zanin, sono stati trovati morti nella loro abitazione di via Villaggio Marmi dai vigili del fuoco, intervenuti su richiesta dei carabinieri. Entrambi sono stati uccisi con colpi di arma da fuoco. Immediate le indagini del nucleo investigativo di Vicenza, che si è subito adoperato per raccogliere i rilievi e per ricostruire l’accaduto: secondo le prime ricostruzioni, non ci sono dubbi si tratti di omicidio. Sul posto anche il medico legale per i primi accertamenti.

In base ad una prima ricostruzione, ad uccidere i due, sarebbe stato il figlio, Diego, di 25 anni, con una pistola ottenuta illegalmente. L’avrebbe pagata circa 100 euro da un soggetto locale legato alla piccola criminalità locale. Avrebbe ucciso prima il padre, ex titolare di una conceria e poi alla madre che è rientrata in un secondo momento. Alla base del gesto vi sarebbero motivazioni economiche. Il giovane si sarebbe poi recato alla stazione dei carabinieri. Il pm di turno Barbara De Munari è stato informato ed ha aperto un’inchiesta. La confessione, durata meno di due ore, sarebbe avvenuta davanti al pubblico ministero alla presenza di un avvocato. 

A quanto pare, ad armare il giovane reo confesso sarebbero state questioni di soldi. Il giovane è stato arrestato e si trova ora in carcere a Vicenza. Nei prossimi giorni verrà interrogato dal giudice.

Sotto shock l’intera comunità, perché la coppia era conosciuta. Sergio dopo aver venduto la conceria era in pensione, anche continuava a collaborare nel settore concia. La moglie era casalinga. Entrambi erano impegnati in attività di volontariato. Lorena, per esempio, cucinava durante la sagra paesana. Diego era disoccupato. Abbiamo sentito il sindaco Matteo Macilotti, sconvolto dalla notizia. I militari ancora non escludono nessuna ipotesi.

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