VENETO – Il vino bio è qui
I numeri in Veneto parlano chiaro: 3.800 operatori biologici (triplicati negli ultimi 10 anni), 45mila ettari di superficie di campi bio e di questi il 18% coltivati a vite. Una produzione che riesce a coprire molte tipologie con vini di qualità e che si trovano spesso in molte guide enologiche accreditate.
“Imbottigliamo la qualità”. Sostiene Enrico Maria Casarotti (presidente di A. Ve. Pro. Bi.). “Il 40% delle etichette di vino biologico lo troviamo all’interno delle guide con punteggi molto alti rispetto a tanti dei concorrenti convenzionali. Analizzando le valutazioni alla cieca di oltre 128mila vini svolte in 8 anni dagli esperti delle guide di Gault & Millau, Gilbert & Gaillard e Bettane & Desseauve risulta che i vini biologici ottengono in media 6.2 punti su 100 in più dei vini convenzionali. Anche dall’altra parte dell’oceano, verificando le degustazioni alla cieca di oltre 74mila vini curate in 12 anni da Wine Advocate, Wine Spectator e Wine Enthusiast, i ricercatori hanno scoperto per i vini biologici un punteggio in media superiore di 4.1 punti su 100. Nella classifica di Eric Asimov sui 20 migliori vini sotto 20 dollari, ne troviamo 9 di bio (45% circa) rispetto ad una superficie mondiale vitata gestita a bio del 7% circa. Tutela del territorio, tutela dei suoli: sono questi i valori che determinano un plus non solo sulla qualità organolettica del prodotto ma anche sull’effetto ambientale”.
Questo emerge dal webinar “Il vino bio in Veneto. Esperienze ed eccellenze del made in Italy”, terzo approfondimento sull’agricoltura biologica previsto all’interno del progetto Veneto Biologico, finanziato dal PSR Veneto 2014-2020 e promosso da FederBio.
Chi acquista vino biologico, quindi, deve avere la consapevolezza che, chi lo produce ha come obiettivo la salvaguardia del territorio, difficile da portare avanti con altre tipologie di agricoltura.
Biologico vuol dire autenticità. E questa autenticità va comunicata in maniera chiara. Ed è proprio questa autenticità, secondo Marta De Anna (Sales e Marketing Manager presso Tenuta Villa Bellini), che fa fidelizzare il cliente. “Dobbiamo aprire le porte delle nostre cantine perché abbiamo molto da raccontare. I valori del biologico, quali rispetto dell’ambiente, tutela dei suoli e delle persone, sono un ottimo alleato per posizionare al meglio i nostri vini sul mercato. Strumenti molto potenti che aiutano a differenziare l’offerta”.
Biologico vuol dire coraggio. Produrre vino biologico è una vera e propria scelta di vita dove la cura dei suoli, la qualità dei prodotti, la sostenibilità sono al centro di tutta la produzione. È quanto dimostrato dalle esperienze delle aziende vitivinicole venete raccontate dagli altri partecipanti al talk: Chiara Coffele dell’Azienda Agricola Coffele, Lorenzo Fidora, Azienda Agricola Fidora, Valentina Cubi, Azienda Agricola Valentina Cubi, Stefano Righetti, Azienda Monteci e MauroZanini, Azienda Sass De Mura.