18 Maggio 2022 - 11.59

IL GRAFFIO – Cosenza e Vicenza: macché razzismo, siamo solo molto più fighi!

di Luca Faietti

Loro sono arrivati con il treno speciale dopo millecinquecento chilometri attraverso l’Italia, tutti insieme, organizzati. Noi ci andiamo con il volo charter, che fa più figo, si suda di meno e ci si mette meno tempo. Loro qui si sono arrabbiati e se ne sono andati con il peso del gol di Maggio da recuperare. Già nell’intervallo il loro presidente chiama il capo della lega e “non assicura serenità per la partita di ritorno”. Il deputato Pierantonio Zanettin non ha perso tempo e ha subito interrogato sul punto il ministro dell’Interno, qualche giorno dopo ci ha pensato una parlamentare pentastellata ad avvisare che non sarebbe giusto assegnare la vittoria a chi produce più pil… vabbeh, dai. Dagli spalti un tifoso biancorosso non si limita a urlare “scimmie” all’indirizzo dei supporter avversari, ma si filma con lo smartphone e diffonde una simile nefandezza ai quattro venti. Si è giustamente beccato un daspo da cinque anni anche se, a ben guardare, ad uno così sarebbe stato più utile sequestrare il telefono. Diciamoci la verità, fra tifosi avversari ci si è detti sempre di tutto e di peggio, basterebbe tenere tutto dentro lo stadio e invece no, bisogna metterlo sui social oggi, altrimenti non sei nessuno. E del resto proprio sui social e sulle chat, in questi giorni se ne sono viste di tutti i colori e da entrambe le parti.
Loro, la sconfitta di Vicenza, se la sono vista a Cosenza dal maxischermo. Noi la partita di Cosenza ce la vedremo su Sky, avendolo, o al bar perché il maxischermo non si sarà e ancora nessuno ha ben capito perché. Il sindaco Rucco lo avrebbe voluto, ma il questore pare abbia ancora negli occhi il disastro della partita di Champions in piazza a Torino e di mettere tanti tifosi in piazza dei Signori non vuole nemmeno sentirne parlare. E poi come la mettiamo con i diritti televisivi? Scusate, qualcuno si è preso il disturbo di chiedere come hanno fatto a Cosenza? Alla fine, si tratterà al massimo di scucire due lire a Sky, no? Già ma chi le deve mettere le due lire? Il comune, la società che solo ieri ha iniziato a vendere quei 1500/2000 biglietti o uno sponsor? Mah. Ci si è messo anche il prefetto che non pare aver ravvisato problemi tali di ordine pubblico da imporre l’installazione del maxischermo come modo per concentrare in un solo posto tutti quelli che vogliono vedersi la partita insieme. Insomma, ce la vediamo tutti da casa, con il frigorifero a distanza di sicurezza, le birrette in fresco e le patatine a portata di mano che, diciamocelo, fa molto meno gruppo ma molto più figo. Del resto siamo o non siamo quelli che producono più pil? Ne usciamo forse con l’immagine di chi se lo può permettere, ma anche con una fotografia di una città che si guarda l’ombelico, e fatica a socializzare? Mah. E’ il nostro ritratto: individualisti? Fino ad un certo punto perché ci saremmo radunati volentieri nella speranza di vivere una notte magica.
Nel frattempo, il tifoso ben informato si sta anche facendo due conti: se vinciamo, bene. Se dovessimo pareggiare bene lo stesso, si resta in serie B e ciao ciao Cosenza. Se dovessimo perdere, ecco, se dovessimo perdere sarebbe il baratro, però… C’è sempre la Reggina che pare sia sull’orlo del fallimento. Un bel ripescaggio ci starebbe. D’altra parte a caval donato non guardiamo certo in bocca!

ps. Il pezzo, per chi non l’avesse capito, è ironico. Forse vivremmo meglio se sapessimo anche a volte prenderci un po’ meno sul serio (politici compresi). Forza Vicenza e Cosenza.

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