John Scofield trio per Vicenza Jazz
Si sta avvicinando alla conclusione ma ha ancora alcune delle sue carte migliori da giocare la ventiseiesima edizione del festival New Conversations – Vicenza Jazz. Sabato 21 maggio vedrà la presenza al Teatro Olimpico (ore 21) di una superstar della chitarra jazz come + in trio con Vicente Archer al contrabbasso e Bill Stewart alla batteria. Il concerto è già tutto esaurito ma alcuni posti potrebbero comunque tornare disponibili la sera stessa.
In via eccezionale, il live al Jazz Café Trivellato – Bar Borsa si terrà in orario da aperitivo (ore 18, ingresso gratuito), con le canzoni d’annata del Gatsby Swing Quartet: Rossana Carraro alla voce, Riccardo Bertuzzi alla chitarra, Beppe Calamosca a trombone e fisarmonica, Pasquale Cosco al contrabbasso.
In giornata si terrà anche l’ultimo degli appuntamenti con proposte emergenti a Palazzo Chiericati, dove alle ore 18 si esibiranno i Rame.
Il festival New Conversations – Vicenza Jazz 2022 è promosso dal Comune di Vicenza in collaborazione con la Fondazione Teatro Comunale Città di Vicenza, in coproduzione con Trivellato Mercedes Benz, con Aquila Corde Armoniche di Vicenza come sponsor e Acqua Recoaro come sponsor tecnico.
John Scofield (nato in Ohio nel 1951), dopo un apprendistato nei gruppi di Gerry Mulligan con Chet Baker, Billy Cobham & George Duke, Charles Mingus, Gary Burton e David Liebman, nel 1982 entra a far parte della band di Miles Davis. Sono anni in cui andava ancora forte il jazz-rock, al quale Scofield diede un personale contributo, prendendo parte ad alcuni dei gruppi fondamentali del genere. A lanciare definitivamente la sua inarrestabile ascesa in qualità di leader, oltre al triennio trascorso al fianco di Miles Davis, furono i dischi prodotti dalla Blue Note a partire dal 1990. Da allora la sua carriera non ha conosciuto momenti di arresto, mentre tra le collaborazioni successive spiccano il vertice chitarristico con Pat Metheny e il duraturo sodalizio iniziato nel 1998 con il trio Medeski Martin & Wood.
Scofield è uno dei chitarristi jazz più influenti degli ultimi quattro decenni, ferratissimo solista post-bop da sempre aperto alle seduzioni della fusion, il funky, il soul jazz. E il suo trio è appunto un versatile strumento per muoversi liberamente in territori stilistici aperti.
Il Gatsby Swing Quartet ci riporta indietro nel tempo, agli anni sfavillanti dello swing all’italiana, del boom economico e del bianco e nero, attraverso le atmosfere retrò dei grandi successi della canzone nazionale tra gli anni Trenta e Sessanta. Il loro concerto si sofferma sul fruttuoso incontro dei musicisti italiani con la cultura americana e la conseguente contaminazione della tradizione canzonettistica nazionale con lo swing. In scaletta ci sono nuovi arrangiamenti di brani del Trio Lescano, di Rabagliati, Buscaglione, Natalino Otto. Non mancheranno brani di successo internazionale come Mambo italiano e That’s Amore, o classici dello swing all’italiana come Baciami piccina, Buonasera signorina, Tu vuo’ fa’ l’americano. Il Gatsby Swing Quartet ha inciso questo repertorio sul disco Whisky facile (Azzurra Music).