27 Maggio 2022 - 11.12

Commercianti ai candidati sindaco: attenzione al terziario

In occasione delle prossime elezioni amministrative che interesseranno alcuni Comuni della provincia, Confcommercio Vicenza – in qualità di organizzazione più rappresentativa sul territorio delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi – ha fatto pervenire a tutti i candidati sindaco un Documento che compendia le istanze e la posizione dell’Associazione su specifiche tematiche di interesse dei settori rappresentati, al fine di tutelare, consolidare e sviluppare la rete delle imprese del Terziario in ambito locale.
Il documento è accompagnato da una lettera a firma di Sergio Rebecca, presidente di Confcommercio della provincia di Vicenza e del direttore Ernesto Boschiero.
“Le numerose difficoltà economiche che le aziende si sono trovate ad affrontare a causa della pandemia da Covid-19 – si legge nel testo – e il perdurare dello stato di incertezza sul futuro, dovuto anche alla guerra in corso in Ucraina, richiedono uno sforzo consistente da parte di tutti, Amministrazioni comunali comprese”. Per questo, in un’ottica di sostegno alla ripresa economica, tra le richieste prioritarie elencate dall’Associazione c’è quella di “prevedere una politica di riduzione dei tributi locali, per fornire alle aziende un aiuto concreto”. In particolare, per le categorie maggiormente colpite dalle difficoltà conseguenti alle restrizioni dovute al Covid, agli aumenti energetici e nei rifornimenti di prodotti, si fa riferimento a agevolazioni, riduzioni o esoneri sulla tassa rifiuti, sul canone di occupazione del suolo pubblico per i plateatici dei pubblici esercizi e per quello a carico degli operatori ambulanti; all’imposta di pubblicità; all’IMU e alla tassa di soggiorno.
Nel Documento ai candidati sindaco, alcuni dei quali si ripresentano alle urne per ricevere un ulteriore mandato, Confcommercio Vicenza riconosce “le lodevoli iniziative poste in essere dalle amministrazioni comunali nel corso del 2020 e 2021 per far fronte alla crisi economica/pandemica, nonostante i minori introiti comunali”, ma sottolinea altresì l’efficacia della leva fiscale, che “se utilizzata con lungimiranza, può essere un’importante occasione per rafforzare la rete commerciale e turistica di città e paesi, migliorando la loro vivibilità e i servizi offerti ai cittadini”. Suggerimenti in tal senso vanno dalla proposta di deliberare agevolazioni sulle aliquote IMU per i proprietari che danno in locazione gli stabili  sfitti da almeno un anno alle attività commerciali e turistiche; o per chi attiva processi di riqualificazione e rigenerazione urbana di aree dismesse o degradate; fino a prevedere l’esenzione dai tributi locali per tre anni a favore di chi riapre un negozio sfitto.
Ipotesi di intervento che Confcommercio Vicenza auspica vengano attuate per dare slancio al tessuto imprenditoriale, perché – come evidenzia nel documento –  “se c’è impresa c’è lavoro”. Pertanto, supportare le aziende locali significa non solo agire per salvaguardare la rete distributiva e di servizi sul territorio, contrastando la desertificazione commerciale (in particolare dei centri storici), ma anche intervenire a favore del lavoro, che continua a rimanere una grande preoccupazione per le famiglie, con esigenze sempre più sentite di stabilità e sicurezza occupazionale. Infine, ad accompagnare le proposte di intervento più specifiche per le realtà del commercio e del turismo, nonché su temi quali l’urbanistica, la mobilità urbana e la sosta, Confcommercio Vicenza non manca di rinnovare il proprio impegno a collaborare fattivamente con le Amministrazioni comunali, condividendo in pieno l’obiettivo di creare occasioni e condizioni di crescita sociale ed economica per tutta la comunità.

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