PILLOLE DI ECONOMIA – La serie A del Monza e gli schei

di Umberto Baldo

Cosa c’entra il calcio con l’economia? Cosa collega uno sport agli schei?
Lo so che possono sembrare domande retoriche visto che il gioco più bello del mondo è diventato, e purtroppo diventerà ancora, sempre più business.
I detrattori accusano da tempo che si tratta di un mondo dove ormai il Dio Denaro ha preso il sopravvento rispetto alla competizione sportiva, all’attaccamento alla maglia, e alla gratitudine verso club e tifosi.
In pratica nel calcio si sarebbero andati via via perdendo i veri valori dello sport.
Ma a ben guardare non è sempre stato così?
Certo decenni fa giravano sicuramente meno soldi, ma le grandi squadre, quelle che vincevano i Campionati e le Coppe europee ed intercontinentali, non erano forse legate agli Agnelli, ai Moratti, ai Berlusconi, ed alle loro fortune economiche?
Anche allora a fare la differenza fra i grandi club e le “provinciali” erano i portafogli dei loro Presidenti!
Quindi non facciamo i moralisti un tanto al chilo!
Se una squadra vuole ottenere risultati serve qualcuno che i soldi li abbia, e sia disposto a mettersi le mani in tasca.
Se no come avrebbe fatto il Monza a conquistare per la prima volta nella storia la seria A?
Ci sono voluti ben quattro anni, dal 2018 al 2022, per la galoppata che ha portato i brianzoli dalla Lega Pro alla massima serie, ma soprattutto i soldi di Silvio Berlusconi che, dopo aver rinunciato al giocattolo “Milan”, ha messo sull’obiettivo “Monza in serie A” risorse per quasi 72 milioni di euro.
Eppure, nonostante sia chiaro a tutti che il calcio è condizionato, e molto probabilmente inquinato dai soldi, per i monzesi la conquista della A è quasi una magia, concretizzatasi dopo decenni di tentativi andati a vuoto.
Perché, comunque la si veda, il calcio è parte della cultura di una società, di una nazione, di una città, e lo aveva capito Jorge Luis Borges quando scrisse: “Ogni volta che un bambino prende a calci qualcosa per la strada, lì ricomincia la storia del calcio’’.
Umberto Baldo