Il rifugista della Marmolada torna in valle, la zia di una delle vittime vicentine: “Non farlo”
“Quello che è successo lassù è una vera tragedia, non so se ci tornerò mai più”.
E così anche Carlo Budel, il gestore di Capanna Punta Penìa, il rifugio sulla cima della Marmolada dove domenica si è staccato il seracco di ghiaccio che ha causato la morte di undici persone, è tornato a Valle. Il guardiano della Marmolada ieri ha diffuso un messaggio sulla sua seguitissima pagina Facebook: una foto con il suo cane e con scritto: “Comunque che strana la vita,7 anni fa dopo 20 anni di fabbrica un lunedi mattina ho girato la macchina e sono tornato a casa non entrando mai più in fabbrica…Non sapevo cosa avrei fatto ma avevo bisogno di cambiare,per 20 mesi sono andato tutti i giorni in montagna con Paris,la mia vita era rinata ero felice…Poi nell’inverno 2018 ho ricominciato a lavorare come lavapiatti da Gigio sopra malga ciapela,un giorno sono salito a piedi a trovare il mio amico Aurelio proprietario del rif.castiglioni e di capanna punta penia e da li è partita la grande avventura sulla cima delle Dolomiti,estate 2018-19-20-21 fino a domenica 3 luglio 2022 dove ogni cosa è cambiata in pochi secondi,adesso non so cosa mi riserverà il futuro ma la vita è questa e bisogna accettarla per quello che è….Il tempo farà il resto..” Subito dopo avere diffuso il messaggio sul suo addio alla Marmolada, su Facebook sono arrivate molte risposte di persone che gli chiedevano di restare fedele alla montagna che per tanti anni è stata tutta la sua vita. Uno aveva un significato particolare perché è stato scritto da Alessandra Bari, la zia di Filippo, il ventisettenne di Malo che domenica sulla Marmolada è morto dopo essersi scattato un selfie in cui comunicava entusiasmo e amore per la natura. Scrive Alessandra Bari: “Mio nipote Filippo sarebbe amareggiato… Non lasciare la Regina… Non è colpa della montagna”. Carlo Budel le ha risposto: “Mi dispiace moltissimo per Filippo e per tutte le vittime. Questo messaggio resterà nel mio cuore per sempre”.