12 Luglio 2022 - 10.11

Sfila con gli abiti che aveva quando un uomo provò a stuprarla: “Non è colpa di come ti vesti”

“Vestita così, te le cerchi”. Quante volte ancora, in Italia, le donne, le ragazze, dovranno sentirsi ripetere questa frase? Per dire basta e dare un forte segnale alla cosiddetta ‘cultura dello stupro‘ che colpevolizza le vittime e crea insulse attenuanti per gli stupratori, una ragazza ha scelto di esporsi in prima persona, sfilando davanti ad un pubblico gremito con gli stessi abiti che indossava la notte in cui un uomo tentò di violentarla. Lei è Martina Evatore, 20 anni di Padova. Sabato sera, in piazza Milano a Jesolo, ha sfilato in passerella durante “MissVeniceBeach”. Martina è salita in passerella con una T-shirt nera, pantaloni larghi, sneakers ai piedi e sopra una giacca stile militare. Doveva ‘vestirsi’ come il suo idolo e mentre le altre hanno scelto personaggi del calibro di Rondo, Megan Fox o Taylor Mega lei ha scelto se stessa. Quegli abiti erano quelli che, come ha detto lei al pubblico un po’ stupito: “indossavo il 29 luglio 2019, a mezzanotte e cinque, quando sono stata aggredita da un uomo”. La 20enne padovana, tre anni dopo, è tornata allora a indossarli per lanciare un messaggio: “Non conta come ti vesti, non sei mai tu che te la sei andata a cercare. Se ti molestano, il problema è di chi ti guarda“.

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