West Nile, in Veneto 500 casi confermati
Ammontano ad un totale di 500 i casi di West Nile registrati e confermati in Veneto, dei quali 322 di febbre WNF e 178 della forma neuroinvasiva WNND. I casi confermati nei donatori di sangue che vengono testati prima della donazione sono 32. I decessi sono 22, l’età media delle persone malate è di 82,8 anni e il 72,7% è di sesso maschile.
Sono questi i dati contenuti nel nuovo bollettino di Sorveglianza delle Arbovirosi, emesso oggi dalla Direzione regionale Prevenzione.
La febbre West Nile è provocata dal virus West-Nile, trasmesso dalla puntura di zanzare infette all’uomo e agli animali, generalmente equini ed uccelli. Le zanzare appartengono al genere Culex (specie C. pipiens), mentre come serbatoio di infezione sono state identificate oltre 70 specie di uccelli, soprattutto passeriformi e corvidi, dove il virus può persistere da alcuni giorni a qualche mese. La maggior parte delle persone infette non manifesta sintomi (80%). Le forme sintomatiche si manifestano con sintomi simil-influenzali lievi, febbre, cefalea, dolori muscolo-articolari, raramente accompagnati da rash cutaneo (febbre, WNF). Meno dell’1% sviluppa una malattia neuroinvasiva, come meningite, encefalite o paralisi flaccida (malattia neuro-invasiva, WNND). Il rischio di malattia neuroinvasiva aumenta con l’età ed è più elevato fra gli adulti di oltre 60 anni di età.
Il bollettino riporta anche i numeri della diffusione delle altre virosi. Sono 49 i casi confermati di infezione da virus TBE, Tick-Borne Encephalitis, 24 quelli di febbre Dengue, 1 da virus Zika (nella Provincia di Treviso) e Usutu (nella provincia di Vicenza) e 4 da Toscana Virus (3 casi in provincia di Padova e 1 in quella di Treviso).