Il lockdown del candidato sindaco
Sulle candidature a sindaco di Vicenza è calato il lockdown.
Dopo un agosto torrido anche dal punto di vista politico, culminato con l’avvicendamento di Matteo Tosetto, era comprensibile aspettarsi che a settembre, o al massimo a ottobre, si avviasse un qualche segnale di preparazione al lancio delle candidature dei sindaci. Invece niente.
Silenzio assordante dappertutto.
Come se ci si stesse studiando a distanze con l’ansia di sbagliare nomi, strategie, tempi. Il giro di boa delle elezioni politiche del 25 settembre era una buona scusa per rinviare l’apertura dei giochi olimpici di Palazzo Trissino, epperò a giochi fatti ed eletti proclamati, è tornato il silenzio. Rotto solo ogni tanto dalle incursioni giornalistiche che provano ad estorcere candidature improbabili, come quella di Giorgio Conte, subito dopo smentita proprio dall’ex parlamentare di AN.
Nei giorni scorsi è stato fatto un sondaggio in città proprio in previsione delle Comunali, pare commissionato da Azione-Italia Viva dove sarebbero stati misurati i livelli di consenso di Francesco Rucco, Giacomo Possamai, Raffaele Colombara ed Otello Dalla Rosa, ma non si hanno ufficialmente riscontri da parte della plenipotenziaria Daniela Sbrollini. Forse perchè i risultati non sono così esaltanti come alle Politiche. Intanto dalle parti del Centrosinistra sembra che il dibattito sulle Primarie sia stato superato brillantemente con la rinuncia alla competizione interna. La ragione ufficiale non si conosce, quella non dichiarata è la paura di divisioni che potrebbero poi nuocere alla tenuta del fronte a maggio, quando si dovrà convergere su un unico candidato. Molti infatti pensano che le Primarie del 2018 abbiano fatto più male che bene ai progressisti, perchè la corsa tra Dalla Rosa, Bulgarini e Possamai avrebbe generato uno scarso impegno dei perdenti rispetto all’Otello vicentino, che ha pagato il fatto di aver spiazzato il campo degli altri due contendenti. Epperò il risultato non cambia. Primarie o non Primarie quel fronte resta diviso da troppi contendenti con la ciliegina sulla torta arrivata da poco del cosiddetto Terzo Polo che punta a costringere il Centrodestra, in teoria, al ballottaggio rubando consenso al centro. Il sondaggio dice proprio questo, piazzando Rucco e Possamai come probabili candidati dei due fronti e Colombara e Dalla Rosa come centravanti della squadra calendarenziana.
Possamai sta in lockdown e non partecipa comunicativamente al dibattito politico della città, se ne sta acquattato a vedere come si evolve la situazione in attesa di sciogliere l’eventuale riserva prima di scendere in campo, anche se tutti ormai lo danno per candidato sindaco. Lui non parla, per lui dichiara Enrico Letta che viene a Vicenza per palesare il suo endorsement. Con il rischio di innervosire il popolo progressista in cui molti leggono l’outing del leader pisano come un’investitura calata dall’alto dell’apparato dem in crisi di democrazia interna.
E dall’altra parte? Ci sono i delusi di Rucco. Un fronte che va da Claudio Cicero a Matteo Tosetto. Il Re delle Rotatorie, per la serie ”chi si ferma è perduto”, sta preparando le sue truppe a 360° per correre ad Alta Velocità alle Comunali, apertamente ostile al sindaco uscente e con l’obiettivo dichiarato di portare via voti a destra sfruttando la sua storia ed esperienza, ma anche supportato da alcuni consiglieri del gruppo misto fuorusciti dal Rucco antemarcia.
C’è Lucio Zoppello, che si sta rimettendo in pista spalleggiato da un altro ex del primo Rucchismo, Marco Lunardi, che stanno raccogliendo sacche di delusi dal sindaco sulla vicenda dell’Alta Velocità ad est per farne l’argomento di campagna elettorale che li porti ad un ritorno a Palazzo Trissino.
C’è Matteo Tosetto, che non ha mai abbandonato la politica dopo lo schiaffo di agosto e in men che non si dica si è rigenerato con un suo gruppo civico, di centro dice lui, pronto a scendere in campo con una sua proposta politica per Vicenza. Se sia più vicino alla destra o alla sinistra è tutto da vedere perchè, pur avendo una lunga militanza nel partito di Silvio Berlusconi, è stato spesso avvistato in intense conversazioni con Giacomo Possamai, mentre non si hanno riscontri di accordi con le altre isole dell’arcipelago del rucchismo deluso.
E il centrodestra? Rucco fa melina e dichiara che pensa a fare il sindaco ed a gestire i problemi della città, come Alta Velocità, Bretella ovest, cantieri fermi, parcheggi senza fibra ottica e vigili in rivolta contro il terzo turno. Rinvia la questione candidature e lancia THINK!. I segretari di Lega, FdI e Forza Italia, lo confermano ma alla fine deciderà lui il quando e il come. Senza fretta.
Nel frattempo nei prossimi giorni partirà una campagna di comunicazione #VOLTA PAGINA, con il sottotitolo “RUCCO: 5 ANNI DI FALLIMENTI”, firmata dai consiglieri di minoranza e dedicata al mandato del sindaco uscente in cui, attraverso manifesti e 6×3, verrà rappresentata la narrazione del centrosinistra sulle politiche dell’Amministrazione uscente.
Ma i candidati sindaci, da una parte e dall’altra, restano in lockdown in attesa che la Pfeizer di turno restituisca un po’ di normalità alla politica da appostamento che ha paralizzato la città.