16 Febbraio 2023 - 8.46

Il gioco dell’opa: la campagna acquisti dem sul Centrodestra

La notizia politica della settimana cittadina è senz’altro la rottura di Giorgio Conte. Prima fa appello all’unità del Centrodestra, poi si dichiara disponibile, in nome di quella stessa unità, a scendere in campo, poi ancora subordina la sua candidatura al ritiro di Francesco Rucco. Quindi a posto. Seguendo il suo ragionamento, se Rucco non si ritira, il candidato del Centrodestra rimane il sindaco uscente.
Ah no, forse si era dimenticato, e questo lo aggiunge a posteriori, di declinare l’inadeguatezza di Rucco e della sua maggioranza e da lì una serie di contestazioni al sindaco, alle scelte fatte, facendo leva sul diritto di critica e sul principio della libertà di parola.
Come, per il momento, è finita, lo sappiamo. Marcia su Roma di Ierardi e Giovine con il coordinatore regionale Luca De Carlo, e telegramma democristiano per salvare capra e cavoli, sigillando le critiche di Conte nel perimetro della “posizione personale”. Tradotto poi in italiano FdI non scarica Giorgio Conte nè Francesco Rucco.

E qui si apre una prima questione. Se Fratelli d’Italia circoscrive Giorgio Conte e la sua alterità rispetto a Francesco Rucco nell’angolo della posizione personale, può ad esempio, inserirlo nella lista delle Comunali e candidarlo a sostenere, come tutti pensano, il sindaco uscente? In sostanza Conte definisce con chiarezza la sua criticità su Rucco e, di fatto, diventa artificioso stare in una lista che lo sostiene. Ma questo, è e sarà un problema che dovranno risolvere Mattia Ierardi e Silvio Giovine, coloro che dovranno compilare ed approvare la lista di FdI.

In realtà quello che sta succedendo è il lancio dell’opa al centrodestra orchestrata dal vero avversario di Rucco, Giacomo Possamai, che sta tessendo da tempo una serie di rapporti con il campo opposto facendo leva sui delusi e sugli arrabbiati della galassia che ha governato in questi anni a fianco di Rucco.
La tesi costruita a tavolino, ed abbracciata acriticamente anche da parte della stampa locale, è che Rucco è divisivo e perde pezzi. E il timing è tanto preciso quanto sospetto.

Mentre Possamai parte da solo per raccogliere piano piano per strada le adesioni delle varie anime del Centrosinistra, abbiamo Matteo Tosetto che aderisce al progetto del capogruppo del PD, Claudio Cicero e Lucio Zoppello che si inventano un altro Centrodestra, Giorgio Conte che partecipa all’attacco convergente su Rucco e Coraggio Italia che solleva dubbi e preoccupazioni sulla solidità del sindaco uscente. Apparentemente sono tutte posizioni “personali”, in realtà sono gli assoli dell’orchestra di un centrosinistra che ha lanciato l’opa per smontare il campo avversario attraverso il fuoco amico di alcune figure che per ragioni varie sono critici su Rucco.
Si vuole dimostrare che il sindaco uscente è divisivo, ma le divisioni in realtà sono funzionali e costruite a tavolino per aiutare Possamai ad andare almeno al ballottaggio per poi giocarsela con l’aiuto di quella parte di Centrodestra che potrebbe tornare utile allo sfidante lettiano.

Del resto siamo ai principi elementari della lotta politica molto praticati nella Seconda Repubblica dove tutto è liquido e mutabile, quando il tuo avversario è in vantaggio vai a blandire il suo ventre molle, tutti quelli che sono arrabbiati, a torto o a ragione, con lui e ti rappresenti come l’anima bella che comprende e accoglie, che offre solidarietà e asilo. In realtà è tutto finto. Serve solo a completare l’OPA.

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