29 Marzo 2023 - 11.14

Approvato il Ddl contro il cibo sintetico: oltre cinquemila firme raccolte nel Vicentino

Mentre in America viene approvata la produzione di “carne di pollo sintetica”, l’Italia approva un disegno di legge che riguarda gli alimenti ed i mangimi sintetici, con il divieto di produzione del cibo prodotto in laboratorio.

“Un’iniziativa, quella contro il cibo sintetico, che risponde alle richieste di mezzo milione di cittadini italiani, che hanno firmato la petizione promossa da Coldiretti per salvare il Made in Italy a tavola dall’attacco delle multinazionali. Nel Vicentino, con grande impegno – commenta il direttore di Coldiretti Vicenza, Simone Ciampoli – abbiamo sottoscritto oltre cinquemila firme, che hanno contribuito, al fianco di quelle della premier Giorgia Meloni e dal ministro dell’Agricoltura e della Sovranità alimentare Francesco Lollobrigida a questo grande risultato.

“Sono tante le amministrazioni comunali della provincia di Vicenza che hanno portato la nostra petizione nei loro consigli – prosegue Coldiretti Vicenza – e, soprattutto, sono migliaia i cittadini vicentini che, attraverso gli uffici di Coldiretti Vicenza, i mercati ed il passaparola dei produttori, hanno manifestato di credere nella petizione di Coldiretti contro il “cibo” sintetico. La preoccupazione è tanta per le notizie che arrivano dall’estero di massicci investimenti in ricerca di multinazionali su carne, latte e pesce, mettendo a rischio la naturalità degli alimenti più presenti nella dieta e, naturalmente, i veri prodotti made in Italy”. 

Le firme a supporto della nuova normativa sono state raccolte lungo tutto il Paese da Coldiretti insieme a Campagna Amica, World Farmers Markets Coalition, World Farmers Organization, Farm Europe e Filiera Italia. La petizione ha ricevuto l’adesione anche di altri ministri e sottosegretari, parlamentari nazionali ed europei, governatori, sindaci, personalità della cultura dello sport e dello spettacolo, rappresentanti istituzionali di Regioni e Province, imprenditori e numerosi vescovi.

Il Governo ha accolto l’appello di Coldiretti a fermare una pericolosa deriva che mette a rischio il futuro della cultura alimentare nazionale, delle campagne e dei pascoli e dell’intera filiera del cibo Made in Italy e la stessa democrazia economica. “Come ha affermato il presidente Prandini – conclude Coldiretti Vicenza -le bugie sul cibo in provetta confermano che c’è una precisa strategia delle multinazionali che con abili operazioni di marketing puntano a modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualità e la tradizione. La verità è che non si tratta di cibo, ma di un prodotto sintetico e ingegnerizzato, che non salva l’ambiente perché consuma più acqua ed energia di molti allevamenti tradizionali, non aiuta la salute perché non c’è garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare e, inoltre, non è accessibile a tutti poiché è nelle mani di grandi multinazionali”.

Sono previste sanzioni in caso di mancato rispetto dei divieti dai 10 a 60mila euro, oltre al sequestro del materiale “proibito”.–

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