Dopo l’esito del Dna al via la caccia all’orso che ha ucciso Andrea Papi: oggi il “nome”
AGI – Sono attese nel corso della giornata odierna gli esiti degli esami del Dna per arrivare alla ‘targa’, ovvero il nome in codice, dell’orso bruno che mercolediì scorso ha aggredito e ferito mortalmente nei boschi di Caldes in Trentino, l’appassionato di running, Andrea Papi.
Con la madre del giovane che in una lettera ha evidenziato l’arrabbiatura e l’indignazione per quanto non è stato fatto da parte delle autorità preposte, le associazioni animaliste e ambientaliste pronte a presentare esposti presso la Procura di Trento contro la decisione del governo trentino guidato da Maurizio Fugatti che ha firmato l’ordinanza di abbattimento per l’orso aggressore (dovrebbero seguirne altre tre per altrettanti plantigradi ritenuti ‘problematici’), domani alle ore 15 nella piccola chiesa parrocchiale di San Bartolomeo a Caldes.
In tutti i comuni della Val di Sole sarà lutto cittadino. Nel frattempo nella zona boschiva dove è avvenuta l’aggressione, notoriamente abitata da almeno una ventina di orsi, i forestali provinciali trentini stanno svolgendo attività di monitoraggio nell’aria di 800 ettari tra Dimaro e Mostizzolo lungo la destra orografica del fiume Noce. Per il momento la zona dove è avvenuta l’aggressione non è interdetta ma probabilmente lo diventerà una volta ci sarà l’identificazione genetica dell’esemplare.
Oggi dai laboratori di analisi della ‘Fondazione Mach’ di San Michele all’Adige dovrebbe uscire il nome che ha causato la morte di Papi. In Trentino vivono tra i 100 e i 110 orsi e circa l’85% è schedato, ovvero ha un codice.