Siccità – In Veneto caduta la metà delle piogge a marzo
Marzo 2023 mai così secco. Nello scorso mese in Veneto sono caduti mediamente 37 millimetri di precipitazione, circa la metà rispetto alla media del periodo 1994-2022 che è di 65 millimetri.
Lo rileva il bollettino mensile dell’Agenzia regionale per l’ambiente (Arpav).
Gli apporti meteorici mensili sul territorio regionale sono inferiori alla media (-43%) e sono stimabili in circa 683 milioni di metri cubi di acqua.
Tra ottobre e marzo sono caduti sul Veneto mediamente 344 millimetri di precipitazioni, contro una media 1994-2022 di 513.
Gli apporti del periodo sono inferiori alla media (-33%) e sono stimati in circa 6.333 milioni di metri cubi di acqua.
Il mese è stato scarsamente nevoso e rispetto alla media, il deficit è stato di circa 100 centimetri a 2000 metri, 60 a 1600 e 30-40 nei fondovalle delle Dolomiti a 1200 metri di quota. La sommatoria di neve fresca dal primo ottobre al 31 marzo evidenzia un deficit del 40% circa, pari a 180 cm di neve a 2000 metri, 130 cm a 1600 m e 60-100 cm nei fondovalle, simile all’inverno scorso, al 2017, 2012, 2003, 2002 e 2000.
La risorsa idrica nivale è scarsa, simile all’inverno scorso, in calo da metà gennaio e pari a 82-88 millimetri cubi nel bacino del Piave, 57-68 nel Cordevole e a 56-54 nel Brenta.
Rispetto alla media 2005-2022, nel Piave il deficit è del 64%.
I livelli di falda in alta pianura in genere sono inferiori ai minimi assoluti registrati in questo periodo negli ultimi 20 anni e con un trend, nelle zone più lontane agli assi di ricarica, in ulteriore peggioramento; in media e bassa pianura la situazione è leggermente migliore, anche se comunque i livelli sono ben inferiori ai valori attesi per il periodo.