9 Maggio 2023 - 15.15

Elezioni Vicenza – Possamai: “Più operatori e soldi dal Pnrr per i senzatetto”

“La politica di Rucco sui senza fissa dimora e la retorica di questi anni sono stati un totale fallimento. Basta fare un giro per Vicenza, a qualsiasi ora, per toccare con mano come si presenta la nostra città a cittadini e turisti”.
Così il candidato sindaco Giacomo Possamai interviene sull’importante tema dei senza fissa dimora e delinea una strategia su due livelli: da un lato la mano del sociale e dell’aiuto ai più deboli, dall’altro la fermezza nei confronti di chi non rispetta le regole.
“Prima di tutto va detto a chiare lettere che la situazione è insostenibile – sottolinea Possamai – Chiunque
frequenti il centro storico e alcuni quartieri (zona Ospedale, Santa Bertilla, la zona delle banche intorno a viale Mazzini, Monte Berico) vede come la presenza di senza fissa dimora sia costante. Si tratta di un fenomeno, evidentemente aumentato nell’ultimo periodo, che crea degrado e insicurezza. Una cartolina imbarazzante della nostra città che tutti noi vicentini non meritiamo, basti pensare a quanto successo in questi anni proprio qui a Palazzo Chiericati”.
“Rucco ha sottolineato di aver dato 2000 multe ai senza fissa dimora. Una soluzione del tutto inutile, perché quelle multe non vengono pagate e non ottengono nemmeno il risultato di allontanare o spostare le persone. Anzi, sono un pesante aggravio per le casse comunali a causa dei costi di notifica. Così come hanno ottenuto risultati ridicoli le ordinanze, come ad esempio proprio quella che riguardava le scalette del Chiericati, visto che oggi la situazione è peggio di quanto non fosse qualche anno fa. La verità – continua Possamai – è che se vogliamo evitare i bivacchi in centro storico e di avere persone che dormono sotto al Chiericati o davanti ai portoni delle case, l’unica vera soluzione è definire dove queste persone devono dormire la notte. L’aveva ben capito l’ex assessore Tosetto, che su questo tema ha dimostrato grande attenzione”.
Negli scorsi anni grazie al Bando Periferie e ai finanziamenti di Cariverona per l’emergenza freddo è stato
parzialmente tamponato il problema poiché i fondi a disposizione hanno consentito di creare, in collaborazione con Caritas e il privato sociale, temporanee accoglienze in strutture. “Non essere riusciti a garantire in questi anni un’accoglienza per tutto l’anno, se non esclusivamente durante il periodo invernale, ha impedito però di attivare dei veri e propri progetti di vita individuali – articola il candidato sindaco – Ora, grazie ai fondi del PNRR, sarà finanziato un servizio che garantirà spazi ai senza fissa dimora per tutto l’anno. Ma la questione centrale è garantire questo servizio dopo il 2026, se vogliamo che la soluzione sia strutturale e che nessuno si ritrovi più a dormire per strada”.
I fronti su cui intervenire sono molteplici, dal lavoro educativo in strada sino al sostegno dei nuclei fragili
attualmente alloggiati in cohousing e social housing. “Va inoltre tenuto conto del fatto che ci sono persone restie a usufruire delle strutture di accoglienza anche di bassa soglia, per le quali è necessario un approccio costante da parte degli operatori di strada – prosegue Possamai – Ed è per questo che occorrerà investire di più su queste figure specializzate: oggi il servizio garantisce solo 2 operatori per 4 pomeriggi alla settimana in Campo Marzo, oltre a 3 sere (le altre sono coperte dal volontariato) e 2 mattine in centro storico. Noi li aumenteremo, in modo da poter garantire il servizio tutti i pomeriggi a Campo Marzo e prevedendo 2 operatori, almeno 3 giorni alla settimana, anche nei quartieri. Ma soprattutto potenzieremo il servizio di accompagnamento verso i servizi sociali competenti (Serd, Comunità, Comune di effettiva residenza).
Accanto all’aumento dei posti all’interno della struttura per l’accoglienza per i non residenti in città, sita in via Giordano, andremo a potenziare l’Albergo Cittadino per i residenti a Vicenza nell’ex studentato di San Marco e a ristrutturare i cohousing per convertirli in housing sociali (mini-appartamenti autonomi)”.
“È evidente quindi – conclude Possamai – che serve tenere insieme la mano del sociale e quella della sicurezza: il fatto di garantire un posto dove dormire a tutti coloro che ne hanno bisogno insieme a percorsi di accompagnamento reali, ci porta ad essere molto più fermi sulle forme di ‘resistenza all’aiuto’. In questi casi sarà necessario agire in sinergia e in coordinamento con le forze di Polizia, perché non è più tollerabile la situazione vissuta dalla città in questi anni”.

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