Alta Priorità
LE PRIME SFIDE PER IL SINDACO POSSAMAI
A una settimana dal voto amministrativo arrivano i primi bilanci e le prime, importanti, sfide per nuova maggioranza e nuova minoranza. Con Giacomo Possamai alle prese con la composizione della sua giunta e con gli atti successivi nel mosaico del sottogoverno da una parte, con Francesco Rucco e la coalizione di centrodestra che dovrà elaborare il lutto e definire la sua nuova identità di area politica di opposizione.
Se guardiamo alla cronaca dei sette giorni appena trascorsi si segnalano le prime uscite del sindaco sui temi caldi. Quello molto sentito della bretella di Vicenza Ovest, che sembra in via di completamento, un’opera che ha la doppia firma di Achille Variati e Francesco Rucco, ma che sarà probabilmente Possamai ad inaugurare e far terminare una storia infinita di stop and go.
L’altro sopralluogo, ancora più politicamente significativo, è quello fatto al Parco della Pace. Un passaggio che ha un forte valore simbolico perchè l’amministrazione precedente aveva modificato progetto e lavori da fare, mentre è chiaro che il sindaco intende andare in continuità con la visione del Centrosinistra del Variati bis. Messaggio ai naviganti: si riparte dal 2018 e dalla suggestione green su cui la sua parte politica ha costruito la sua narrazione. E’ chiaro che, per un principio di sano realismo, bisognerà capire come non perdere altro tempo e dare un’accelerazione ad un’opera su cui destra e sinistra se le sono suonate alla grande negli anni scorsi.
Consiglio non richiesto a entrambi: non trasformate il Parco della Pace nella Waterloo della città per motivi ideologici.
La sfida più importante dei prossimi dieci anni, in teoria quelli che dovrebbero vedere l’attuale sindaco alla guida dell’Amministrazione, – con la riserva che nel frattempo non nasca un Possamai di centrodestra che nel 2028 rovesci le sorti – è un’altra e si chiama Alta Velocità.
Non ci sarà Claudio Cicero ad immaginare soluzioni fantasiose, ci sarà – sembra – il mite Lucio Zoppello, ma alla fine sarà Giacomo Possamai a negoziare con l’ente ferroviario il passaggio a Vicenza, che è sempre più vicino. Un sindaco di Centrosinistra che dovrà confrontarsi anche con un ministro dei Lavori Pubblici come Matteo Salvini, che ha scelto Rucco come principale interlocutore. E questo dovrebbe essere solo il punto di partenza per far capire alla città che la campagna elettorale è finita, che Possamai perchè sindaco che ha vinto le elezioni e Francesco Rucco che le ha perse per pochi voti, possono essere avversari in aula, ma alleati sull’Alta Velocità.
In tempi recenti, gran parte della destra e della sinistra, hanno condiviso la stessa politica estera sulla vicenda dell’aggressione russa all’Ucraina, nella Prima Repubblica, durante gli Anni di Piombo, la DC e il PCI non trattarono con i terroristi, a conferma che la politica, la buona politica, sa fare un passo indietro di fronte ad un interesse superiore.
E il caso dell’Alta Velocità, che interessa non solo i quartieri che ne verranno attraversati, ma l’intera città che direttamente o indirettamente ne subirà prima i disagi e poi, molto in là con il tempo, ne godrà i benefici, dovrebbe diventare Alta Priorità nell’agenda della politica tanto della maggioranza quanto della minoranza. Possamai non si faccia tentare da laissez faire perchè al governo c’è la destra, quindi “se ne assumano la responsabilità”, ma si faccia protagonista di una trattativa seria. Francesco Rucco e il centrodestra, facciano anch’essi un passo indietro rispetto alla battaglia politica e si confrontino con sindaco e governo per il bene della città, un mantra che ha incardinato le narrazioni da campagna elettorale.
Lo spazio per ridurre l’impatto dell’Alta Velocità c’è. Potrebbe essere l’occasione per una prova tecnica di concertazione tra destra e sinistra. Messo in cassaforte il miglior risultato possibile, si può tornare a discutere ed a distinguersi.