La Giunta regionale riadotta il Piano Faunistico Venatorio in via straordinaria, per non creare disagio ai cacciatori
La Giunta Regionale del Veneto si è attivata tempestivamente e, in seduta straordinaria, ha approvato una delibera che “riadotta” il Piano Faunistico Venatorio 2022 – 2027.
Il Piano è stato riadottato sulla base della sentenza della Corte Costituzionale, la n. 148/2023 che ha dichiarato l’illegittimità costituzionale dell’art. 1 della legge regionale 28 gennaio 2022, n. 2, recante «Piano faunistico-venatorio regionale (2022-2027) e modifiche alla legge regionale 9 dicembre 1993, n. 50 “Norme per la protezione della fauna selvatica e per il prelievo venatorio”», in quanto ha ritenuto fondata, la questione di legittimità costituzionale dell’art. 1 della legge reg. n. 2 del 2022, che ha approvato il piano faunistico-venatorio con legge, anziché con un atto amministrativo.
Ora la delibera passa al Consiglio Regionale per l’approvazione definitiva.
“Siamo intervenuti tempestivamente – ha commentato l’Assessore regionale alla caccia Cristiano Corazzari – soprattutto per garantire che l’esercizio dell’attività venatoria si svolga correttamente e senza disagi o difficoltà per i praticanti della caccia”.