Vicentini a tavola: boom del consumo di frutta e verdura
Balzo del 20% dei consumi di frutta e verdura nel Vicentino, nell’ultimo mese rispetto a quello precedente, spinti dalle alte temperature estive che aumentano la sensazione di sete e la voglia di refrigerio con pesche, albicocche, meloni, cocomeri, cetrioli, pomodori ed insalate. È quanto stima Coldiretti Vicenza sulla base delle indicazioni sugli acquisti a luglio, che dovrebbe essere confermato il più caldo di sempre.
Frutta e verdura sono, infatti, alimenti che soddisfano molteplici esigenze del corpo stressato dal caldo: nutrono, dissetano, reintegrano i sali minerali persi con il sudore, riforniscono di vitamine, mantengono in efficienza l’apparato intestinale con il loro apporto di fibre e si oppongono all’azione dei radicali liberi prodotti nell’organismo dall’esposizione al sole, nel modo più naturale ed appetitoso possibile.
Per garantirsi prodotti freschi e di qualità il consiglio di Coldiretti Vicenza è fare acquisti ripetuti in base alle esigenze giornaliere della famiglia, in modo da tagliare gli sprechi senza accumulare prodotto che poi non si consuma, di verificare la provenienza locale, acquistare prodotti del territorio che non devono subire grandi spostamenti, comprare direttamente dagli agricoltori o nei mercati contadini e non cercare per forza il frutto perfetto, perché piccoli problemi estetici non alterano le qualità organolettiche e nutrizionali.
“La ripresa dei consumi è importante dopo che i consumi di frutta e verdura sono diminuiti dell’8% nei primi tre mesi del 2023 – commenta Coldiretti Vicenza – con ciascun cittadino che, indipendentemente dall’età, ne ha mangiato nell’anno quasi 2 kg in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, secondo elaborazioni Coldiretti su dati Cso Italy. Un taglio che desta preoccupanti effetti sulla salute dei cittadini, visto che si è scesi sotto la soglia minima di 400 grammi di frutta e verdure fresche per persona, da mangiare in più volte al giorno, raccomandato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per una dieta sana”.
“A pesare sui raccolti quest’anno ci sono, però, gli effetti del clima impazzito – conclude Coldiretti Vicenza – con il caldo afoso che sta “bruciando” le coltivazioni nei campi, con ustioni che provocano cali di produzione, dai peperoni ai meloni, dalle angurie all’uva, dai pomodori alle melanzane. Senza dimenticare che nel territorio la grandine ha colpito aree importanti per la produzione di frutta e verdura, provocando danni ai raccolti devastati da chicchi di ghiaccio grandi come palline da tennis”.