10 agosto. La notte delle stelle cadenti, dei poeti e…….. dei desideri
Mardocchio e mardocchiati /san Giobbe aveva i bachi
medicina medicina / un po’ di cacca di gallina
un po’ di cane un po’ di gatto /domattina è tutto fatto
singhiozzo singhiozzo /albero mozzo
vite tagliata /vattene a casa
pioggia pioggia /corri corri
fammi andare via i porri
Non ho mai dimenticato questa filastrocca cantata dalla piccola Cecilia nel momento del massimo pericolo, quando la battaglia tra fascisti e partigiani-contadini è all’epilogo, e i morti macchiano di rosso il grano dorato dell’estate del 1944.
E’ forse il momento più toccante, posto alla fine del film del 1982 “La notte di San Lorenzo” dei Fratelli Taviani.
Il film è una fiaba, o meglio, potrebbe anche esserlo se non fosse per la realtà che preme con veemenza, o per la morte che si respira sequenza dopo sequenza, fino all’esplosione finale, tragica, di un epilogo che ci mostra tante vite troncate e famiglie spezzate, e una sofferenza talmente grande da non potere essere contenuta all’interno di un solo cuore.
In fondo il titolo è solo un escamotage utilizzato con maestria dai due fratelli cineasti, perché la notte di San Lorenzo è da sempre una notte magica, una notte di speranza, in cui i desideri ed i sogni promettono di realizzarsi ammirando il cielo stellato.
In fondo la notte di San Lorenzo è solo un evento naturale, che però da sempre nel nostro immaginario ravviva la magia del cosmo.
Le stelle cadenti hanno da sempre suscitato emozioni ed ispirato leggende: si dice che se si esprime un desiderio vedendo una stella che traccia una scia luminosa nel cielo scuro della notte, questo di avvererà.
I cultori di astronomia sanno bene che si tratta della pioggia meteorica delle Perseidi, più nota appunto come “le lacrime di San Lorenzo”.
Le Perseidi sono lo sciame di meteore più conosciuto, perché visibili nella stagione estiva e normalmente conosciute come stelle cadenti.
Sebbene si parli di stelle, quello che avviene in realtà è che uno sciame meteorico, ovvero un insieme di piccoli frammenti di roccia, chiamati meteoriti, incrocia l’orbita della Terra ed entra nell’atmosfera terrestre.
Questi frammenti, queste schegge di comete ormai frantumate miliardi di anni fa, si infiammano nel passaggio ad alta velocità all’interno dell’atmosfera, bruciando prima di poter raggiungere il suolo, e così regalandoci lo spettacolo luminoso che conosciamo.
Noi siamo usi chiamare “Notte delle stelle cadenti” la notte del 10 di agosto, ma in realtà queste scie luminose che iniziamo ad osservare in questa data, rivolgendo lo sguardo verso la costellazione di Perseo, si protraggono anche nelle notti seguenti, e altre si possono contemplare in altri periodi dell’anno, perché, come accennato, le Perseidi sono uno dei tanti sciami meteorici che la Terra attraversa ogni anno, ad agosto, incontrandoli mentre percorre la propria orbita intorno al Sole.
Ma perché questo legame fra le stelle cadenti e San Lorenzo?
Lorenzo nacque a Osca (Huesca), città della Spagna, nella prima metà del III secolo. Venuto a Roma, centro della cristianità, si distinse per la sua pietà, carità verso i poveri e l’integrità di costumi.
Era l’epoca delle persecuzioni, e Lorenzo venne arso vivo sulla graticola, in un luogo poco lontano dalla prigione dove era stato rinchiuso, ed il suo corpo portato al Campo Verano, nelle catacombe di Santa Ciriaca
Il suo martirio è datato dal martirologio romano il 10 agosto del 258 d.C., e da allora quella a cavallo fra il dieci e l’undici agosto è diventata la “notte dei desideri”.
Dunque se volete regalarvi un momento di magia, magari assieme al moroso o alla morosa, questa sera trovatevi un posticino tranquillo, lontano dalle luci delle città o dei paesi, guardate il cielo e pensate intensamente a quello che desiderate più di ogni altra cosa.
Se una stella cadente lascerà la sua scia luminosa ai vostri occhi il gioco sarà fatto.
Attenzione però, la tradizione raccomanda di non dimenticare di soffermarsi anche solo per un momento a ricordare il dolore di San Lorenzo.
Altrimenti non vale.
Chi abita a Vicenza e dintorni questa sera può recarsi in piazzale della Vittoria, dove a luci spente, fra le note del pianoforte, potrà godersi le stelle cadenti nell’ambito della manifestazione “Desidera, la notte di San Lorenzo”.
La partecipazione è libera, e come accennato, verrà spenta l’illuminazione pubblica. Rimarranno accese solamente le luci che illuminano la Basilica di Monte Berico.
In fondo è un modo di condividere assieme ad altri quello che è e rimane un momento di magia, di speranza di un futuro migliore attraverso la realizzazione di un vostro desiderio.
Buona notte a tutti.
Umberto Baldo