Marostica – 100 anni della partita a scacchi: storia di un pedone bianco innamorato di una regina nera
Un inedito progetto artistico per la Città di Marostica in occasione del centenario della Partita a Scacchi a personaggi viventi (1923 – 2023). È la “Storia di un pedone bianco (innamorato) di una regina nera” nata dall’incontro invisibile fra il poeta Luciano Caruso (1944-2002) e l’artista Ugo Locatelli (1940), raffinati protagonisti della cultura italiana.
Fondazione Bonotto e Archivio Luciano Caruso, in collaborazione con Argot Produzioni e con il sostegno di Regione del Veneto, Città di Marostica e Fondazione Banca Popolare di Marostica Volksbank, firmano dall’1 al 10 settembre 2023 una serie di eventi destinati ad invadere gli spazi cittadini e a portare all’attenzione della comunità temi importanti quali l’alterità, la differenza di genere e di razza, il desiderio mimetico e l’identificazione massificante, l’autoeteropercezione.
Il progetto, a cura di Ugo Locatelli, Maurizio Panici, Patrizio Peterlini e Sonia Puccetti Caruso, prevede uno spettacolo teatrale con installazione sonora e visiva alla Chiesetta San Marco, una mostra documentale dedicata all’opera di Luciano Caruso e Ugo Locatelli alla Torre del Rivellino e un percorso di Street Art. Un’idea per la città che celebra anche i dieci anni di Fondazione Bonotto, nata per valorizzare la Collezione Bonotto dedicata al movimento Fluxus e alla Poesia Concreta, Visiva e Sonora, e dell’Associazione Archivio Luciano Caruso, che si propone di far conoscere la figura dell’intellettuale e dell’artista.
”Marostica ha dimostrato di essere una città in grado di unire come poche l’arte e la cultura, la tradizione e l’innovazione senza perdere mai la propria identità ma riuscendo a esaltare la portata degli eventi e delle proposte – dichiara il sindaco di Marostica Matteo Mozzo – Per me come sindaco e per l’Amministrazione tutta, dare sostegno a queste iniziative è un motivo di vanto e di prestigio perchè arricchiscono i cittadini, gli spettatori, i turisti e chiunque ne prenda parte. Crediamo e investiamo nella valorizzazione storica e culturale, così come nell’arte dello spettacolo e ringraziamo chi si adopera nel mettere in scena tutto ciò e nell’emozionare gli spettatori che saranno di certo numerosi”.
E così l’assessore al turismo ed eventi, Ylenia Bianchin: “Un importante evento culturale con al centro di fatto una storia d’amore. Il turismo ha diversi aspetti che vanno valorizzati e incentivati, quello culturale è uno dei principali. L’unione di Fondazione Bonotto con il regista Maurizio Panici ha saputo dare una nuova dimensione al racconto della nostra Partita a Scacchi e della nostra città»
“La Fondazione Banca Popolare di Marostica – Volksbank partecipa volentieri ad una iniziativa che si inquadra all’interno delle importanti manifestazioni culturali per il Centenario della Partita a Scacchi a personaggi viventi – dichiara il presidente Roberto Xausa – Siamo lieti di contribuire a portare in porto un progetto artistico di così alto livello, che si smarca da quelle che sono le numerose, rigide, fondamentali regole che governano il mondo degli scacchi per apportare nel territorio, e non solo, grazie anche alle celebrazioni del decennale di Fondazione Bonotto e Associazione Archivio Luciano Caruso, un’occasione di fruizione culturale multidisciplinare e un’apertura verso i temi del contemporaneo, partendo da una storia antica che lega due protagonisti della cultura italiana come Caruso e Locatelli”.
“Il progetto, nella sua forma integrale, è un omaggio alla Città di Marostica in occasione del decimo anniversario di Fondazione Bonotto e dei 100 anni della Partita a Scacchi – commenta Patrizio Peterlini, direttore di Fondazione Bonotto – Come spesso è successo, l’idea è nata dalla lunga amicizia e dal rapporto di stima del presidente Luigi Bonotto con Luciano Caruso, mancato nel 2002 e fra principali esponenti della poesia visuale. Molte delle opere in mostra sono state prodotte nei lunghi periodi di frequentazione di Molvena”.
Per Sonia Puccetti Caruso, presidente di Presidente Archivio Luciano Caruso: “L’evento è importante non solo per la ripresa e messa in scena del testo teatrale Storia di un pedone bianco (innamorato) di una regina nera, ma anche perché questo ha nuovamente evidenziato la sinergia che ha legato Locatelli e Caruso creando, come in uno specchio d’acqua in cui è stato lanciato un sasso, una serie di cerchi sempre più grandi in cui gli elementi fondamentali dati dalla stima e dall’amicizia reciproca si sono propagati ad altre persone. Cominciando da Luigi Bonotto, senza il quale non sarebbe stata possibile questo evento, passando attraverso Maurizio Panici e Patrizio Peterlini fino a Michele Maria Caruso, ho assistito ad una rielaborazione e passaggio della memoria. Ho partecipato ad un percorso intergenerazionale che ha affrontato temi delicati e attuali per la comunità e, nonostante i diversi linguaggi e competenze, ci ha trovati accumunati da un legame profondo. L’intero progetto acquisisce quindi una dimensione molto più ampia della rappresentazione scenica o della rievocazione documentaria, è una riattivazione di forze ed energie che dal passato si proiettano nel futuro e che, per me, rappresenta un inno al rispetto, alla stima e all’amicizia”
Infine, Maurizio Panici, regista e curatore, spiega: “Il progetto non è semplicemente un omaggio a due artisti che sono espressione di un periodo storico ricco e fecondo e che ha lasciato una impronta indelebile nel nostro immaginario, ma è anche il tentativo di rappresentare (nel senso più nobile dell’etimo re-ad praesentare), attraverso segni e codici artistici, il profondo disagio del nostro essere uomini fragili di un tempo liquido che ci sfugge continuamente dalle mani. È un penetrare nel profondo di ognuno di noi”.
Il PROGETTO
Elemento fondante della manifestazione è la riattivazione di una storica azione poetica, nata da un testo di Luciano Caruso, successivamente combinato con un testo visivo di Ugo Locatelli, presentata al pubblico in forma teatrale solo in due occasioni, nel 1968 a Napoli a cura della Compagnia di Mario e Maria Luisa Santella e nel 1978 a Firenze dallo stesso autore, con scenografie di Gianpaolo Di Cocco. Realizzato tra il 1967 e il 1968 da Luciano Caruso, il testo narra la storia di un amore impossibile tra un pedone bianco e una regina nera. Il poema/azione, ambientato in un mondo fantastico, è metafora della vita quotidiana espressa attraverso i nomi e le immagini tratte dal gioco degli scacchi. Si tratta di un’opera a quattro mani creata dalla stretta collaborazione fra i due artisti, che non si sono mai incontrati di persona, ma legati dal forte interesse per temi come la metafora dell’uomo specchio e il gioco dell’identità e dell’effimero in cui tutto scompare. Le numerose tracce di questo lavoro, conservate dall’Archivio Ugo Locatelli, dall’Archivio Luciano Caruso e dalla Collezione Bonotto, dialogano in modo speculare ricostruendo il percorso che ha portato nel 1968 alla realizzazione di un rotolo. Caruso successivamente frammentò l’opera in tante pagine trasformandola in libro d’artista.
GLI EVENTI
A Marostica, nell’immaginario collettivo la città degli scacchi, andrà in scena alla Chiesetta San Marco l’1 settembre (ore 20.30) in prima nazionale lo spettacolo con la regia di Maurizio Panici che, partendo dalla storica collaborazione tra Luciano Caruso e Ugo Locatelli, propone un viaggio immersivo fortemente caratterizzato dall’uso dell’elaborazione digitale delle immagini e delle sonorità che ne segnano il racconto. Scrittura, immagine e suono si fondono fino a comporre una partitura emozionale che proietta lo spettatore in un universo onirico. Non una semplice riproposizione quindi di una azione già compiuta, ma un vero e proprio processo di reviviscenza che mira all’ascolto poetico e alla riflessione sugli archetipi, con attore protagonista Roberto Ciufoli. La scenografia-installazione, con elaborazioni digitali delle immagini di Locatelli, sonorizzazione del testo e una scultura di Arnaldo Pomodoro, sarà visibile fino al 10 settembre (orario di apertura 16.00-18.00, ingresso libero).
Gli spazi della Torre del Rivellino ospiteranno una mostra dedicata a Luciano Caruso e Ugo Locatelli, con ampia attenzione alla collaborazione tra i due artisti iniziata nel 1968. Oltre all’edizione di “Storia di un pedone bianco (innamorato) di una regina nera”, nella sua forma originale, verrà realizzata appositamente per l’occasione una nuova versione di grandi dimensioni (30 x 600 cm) su tessuto. La mostra, che si svilupperà sui tre piani della torre, presenterà documenti d’archivio e opere provenienti dalla Collezione Bonotto e dall’Archivio Luciano Caruso, due tra i più importanti archivi italiani inerenti la poesia sperimentale internazionale: Poesia Concreta, Poesia Visiva, Poesia Sonora. L’esposizione interesserà anche la struttura esterna della torre, trasformandola in una imponente installazione temporanea. Dal 2 al 10 settembre 2023. Inaugurazione 1 settembre, ore 18.00.
Infine, un percorso di Street Art, con interventi site specific, sviluppato da Ugo Locatelli (l’artista pratica interventi di street art dal 1965), collegherà i principali luoghi investiti dalla manifestazione, dalla Biblioteca Civica, sede della mostra, alla Chiesetta San Marco, sede dello spettacolo, fino al porticato di Palazzo del Doglione, sede dell’installazione mobile di Locatelli. Il percorso sarà costruito da pannelli auto-portanti e interventi stencil sul manto stradale.
Storia di un pedone bianco (innamorato) di una regina nera
Marostica, 1-10 settembre 2023
Un progetto a cura di
Ugo Locatelli, Maurizio Panici, Patrizio Peterlini, Sonia Puccetti Caruso
con la collaborazione di
Michele Maria Caruso
Prima Nazionale dello Spettacolo
Chiesetta San Marco, Marostica, 1 settembre 2023, ore 20:30
La scenografia installazione sarà visitabile al pubblico dal 2 al 10 Settembre 2023 (orario 16:00 – 18:00)
Mostra Luciano Caruso e Ugo Locatelli
Torre del Rivellino, Marostica
Vernissage: 1 settembre 2023, h. 18:00 – 21.00
Dal 2 al 10 settembre 2023, orario 15.00-19.00
Produzione
Archivio Luciano Caruso (Firenze), Fondazione Bonotto (Colceresa), Argot (Roma) in collaborazione con Teatris (Marostica)
Con Il sostegno di
Regione del Veneto
Comune di Marostica
Fondazione Banca Popolare di Marostica Volksbank
Sponsor tecnici
Studio Bozzetto
Orsini Collezioni
Per maggiori informazioni: www.fondazionebonotto.org – www.archiviolucianocaruso.org