Finco (Lega-LV): “Una proposta di legge per istituire l’elenco regionale delle scuole di musica, primo passo per avvicinare i giovani all’arte musicale e per godere di benefici fiscali”
“Sono molteplici le sfaccettature legate al ruolo della musica nella vita di ciascuno di noi, sia quando è oggetto di apprendimento, sia quando l’ascolto è legato a finalità ricreative. La musica può essere anche strumento di educazione sociale e di riabilitazione: basti pensare al ruolo della musicoterapia nei casi di bambini con problemi di attenzione e di concentrazione. Si tratta quindi di un settore di fondamentale importanza non solo culturale, dinanzi al quale le istituzioni possono svolgere un ruolo d’indubbia rilevanza”. Sono le parole del Vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto Nicola Finco che spiega: “Il progetto di legge che ho depositato oggi nell’Assemblea legislativa regionale è rivolto proprio a questi scopi: promuovere la musica, rimuovere gli eventuali ostacoli che possono in qualche modo impedire il completo godimento di questa forma d’arte e venire incontro alle esigenze e alle necessità economiche delle famiglie, in particolare in questo momento storico. Dal 2019, infatti, la legge nazionale contempla, tra gli oneri detraibili dalle imposte dovute ai fini Irpef, le spese, per un importo non superiore a 1.000 euro sostenute da contribuenti con reddito non superiore a 36mila euro, per l’iscrizione annuale e l’abbonamento di ragazzi di età compresa tra 5 e 18 anni a conservatori di musica, a istituzioni di alta formazione artistica, musicale e coreutica (AFAM) legalmente riconosciute, a scuole di musica iscritte nei registri regionali nonché a cori, bande e scuole di musica riconosciuti da una pubblica amministrazione, per lo studio e la pratica della musica. Spetta quindi alla Regione approvare una legge istitutiva del Registro regionale delle scuole di musica; sulla base della previsione normativa, la Giunta poi stabilirà criteri, requisiti e standard minimi, la disciplina d’iscrizione, le modalità di tenuta e pubblicità. Tutto ciò, senza aggravi di spesa, consentirà da un lato di avvalersi dello sgravio fiscale previsto per legge, e costituirà, sotto un altro punto di vista, un importante passo da parte della Regione del Veneto verso il riconoscimento del fondamentale valore sociale e formativo della musica”.