Tutti pazzi per OnlyFans: fra nudi, sozzerie e beneficenza
di Alessandro Cammarano
“Signora mia, se non le basta la pensione/Con un poco di passione/Può sbancare su OnlyFans”: così cantano i Pinguini tattici nucleari nella loro “Coca Cola”, canzone per altro adorabile.
Ebbene, alla luce dei fatti sembrerebbe proprio che il sito web di condivisione di contenuti creato nel Regno Unito nel 2016 sia una miniera d’oro per chi decida di “mettersi in gioco”.
Ma che cos’è OnlyFans?
È stato lanciato nel 2016 come sito web per creatori consentendo ai loro follower di iscriversi tramite una tariffa mensile per vedere clip e foto.
Nel 2017 la moddella americana Courtney Stodden ha invitato i suoi follower a iscriversi al suo profilo e nel 2018 Megan Barton Hanson, una concorrente del reality show “Love Island”, ha pubblicato video di nudo di se stessa sulla piattaforma.
Non solo zozzerie, comunque: nel gennaio 2020 la ventenne statunitense Kaylen Ward ha raccolto oltre un milione di dollari in contributi in beneficenza durante gli incendi in Australia e OnlyFans ha collaborato con lei, segnando la loro prima collaborazione per una causa benefica
Nel maggio 2020, dopo che il sito è stato menzionato da Beyoncé nel remix della canzone di “Savage” il patron del sito Tim Stokely ha dichiarato a BuzzFeed News che «il sito cresce di circa 200.000 nuovi utenti ogni 24 ore e di 7.000 a 8.000 nuovi creatori ogni giorno».
Da qui in avanti un susseguirsi di personaggi più o meno – quasi sempre “meno” – famosi hanno realizzato cifre inimmaginabili, come Bella Thorne, attrice non tra le più note, ha stabilito un nuovo record quando ha guadagnato più di 1 milione di dollari nelle prime 24 ore dall’iscrizione alla piattaforma nell’agosto 2020 e più di 2 milioni di dollari in meno di una settimana
Ad un certo punto il sito che è ufficialmente di “divertimento per adulti” ha tirato un po’ i remi in barca, visto che sembrava essere diventato la concorrenza diretta di PornHub e dall’ottobre 2021, è proibito pubblicare sulla piattaforma contenuti pornografici, permettendo esclusivamente l’upload di fotografie di nudi.
Questa regola aziendale rimane a tutt’oggi inapplicata, con buona pace di tutti.
Da qui in poi si torna al nostro adorato politicamente scorretto, sappiatelo.
Chi sono i “produttori di contenuti” su OnlyFans?
La risposta è semplice: tutti, senza distinzione di età, sesso e stato sociale; uniti dal desiderio di far soldi ma soprattutto di mostrarsi.
Tornando ai Pinguini Tattici … ebbene sì, pure la nonna con la pensione minima ha il suo pubblico sulla piattaforma.
La si può trovare, magari con il nickname GrannyDevil, in lingerie color carne – indossata subito dopo aver preparato il ragù per il pranzo della domenica – ad esibirsi in un burlesque geriatrico al ritmo si scrocchi di giunture.
Anche i diversamente magri hanno stuoli di affezionati disposti a pagare per vedere le loro esibizioni.
Ecco dunque Fatboysex: un panzone del Wisconsin che saltella in slip facendo ballonzolare i lardi in eccesso con un effetto budino-tsunami.
Il suo contraltare femminile è CurvyDominatrix che, originaria di Cermenate, integra i magri guadagni del consorte mostrandosi come mamma l’ha fatta per dieci euro, ma in una complice penombra creata col vecchio trucco del foulard a coprire la lampada da tavolo.
E poi ci sono gli esibitori di piedi gli snaccheratori di dentiere, quelli che si spalmano di salsa verde e altri che leccano un porcellino d’India vivo cosparso di crema di nocciole e molte molte altre “stranezze”.
Finche si tratta di adulti non c’è problema, ma siamo sicuri che questi contenuti non arrivino ad essere disponibili anche per i minori?
In linea teorica non si accede se non si paga, ma le scappatoie, specie in rete, sono infinite; personalmente non mi sento affatto tranquillo, anche perché i ragazzini sono furbi, o meglio credono di esserlo.
Una domanda conclusiva: i gestori di OnlyFans sono davvero sicuri che i produttori di contenuti siano tutti maggiorenni e consenzienti?