VICENZA – No Smog: dal 1° ottobre stop a veicoli inquinanti, con alcuni cambiamenti
In vista dell’entrata in vigore dall’1 ottobre delle misure antismog, è stato approvato dalla giunta il piano di riorganizzazione delle deroghe che consentono la circolazione ad alcune tipologie di veicoli. Le eccezioni, razionalizzate e riformulate, passano da 31 a 25.
Spiega l’assessore all’ambiente Sara Baldinato: «Con l’obiettivo di riordinare le deroghe abbiamo deciso di modificare l’attuale ordinanza sulle misure per il miglioramento della qualità dell’aria, che avrebbe avuto valore fino ad aprile 2025, producendone una con validità fino ad aprile 2024 che sostanzialmente recepisce le stesse indicazioni, ma al contempo elimina tre eccezioni che appaiono superate, ne accorpa alcune e ne introduce una nuova relativa al progetto regionale MoVe In. Una necessità dettata dalle novità che attendiamo dalla Regione, appunto con l’introduzione del progetto Move-In, e anche con le possibili ulteriori misure per la limitazione degli inquinanti in atmosfera, a seguito della procedura di infrazione aperta dall’UE e della recente messa in mora dell’Italia. A questo si aggiunge il decreto legge del 12 settembre che indica la necessità di aggiornare entro sei mesi il Piano regionale di tutela della qualità dell’aria, dando la possibilità di anticipare al 2024 l’entrata in vigore di misure maggiormente restrittive rispetto alle attuali».
Le nuove eccezioni
Vengono eliminate tre deroghe, ritenute superate, relative alla circolazione di veicoli di prova, delle autoscuole e di chi assiste soggetti in isolamento fiduciario per Covid.
Le due eccezioni sulla circolazione dei veicoli a benzina e gasolio dotati di impianti a Gpl o gas vengono riformulate, senza alcuna modifica, in un’unica deroga.
Per quanto riguarda il personale di polizia di stato, guardia di finanzia, polizia locale e Coespu, la deroga viene riscritta comprendendo anchetutti i veicoli dei corpi delle forze dell’ordine e facendo riferimento al loro utilizzo per motivi di servizio. Gli spostamenti casa-lavoro con vetture private, prima previsti nell’eccezione ora riformulata, vengono eliminati poiché compresi nella deroga che già permette ai lavoratori di recarsi nel posto di lavoro.
La deroga relativa a farmacisti e titolari di farmacia viene accorpata, senza modifiche, a quella che riguarda gli spostamenti di medici, paramedici e associazioni che svolgono assistenza sanitaria.
Nell’eccezione che riguarda i veicoli adibiti al pronto intervento si inseriscono anche quelli dei professionisti incaricati della sicurezza nei cantieri solamente per sopralluoghi urgenti.
È stata infine introdotta un’eccezione, valida solo per il livello di allerta verde, per i veicoli che aderiranno, una volta approvato, al progetto regionale “MoVe In (Monitoraggio dei veicoli inquinanti)”. Il progetto prevede l’installazione di un dispositivo, che consentirà di conteggiare le distanze percorse, dando diritto alle auto più inquinanti di circolare nel corso dell’anno solare per un numero di chilometri che sarà indicato dalla Regione una volta finalizzati gli atti amministrativi necessari all’implementazione del progetto. L’adesione a tale iniziativa sarà del tutto volontaria.
Le eccezioni invariate
Resta invariata la deroga che consente la circolazione dei lavoratori, residenti o con sede di lavoro nell’area interessata, nei percorsi casa-lavoro, a condizione che non ci sia sufficiente copertura del trasporto pubblico e che durante l’orario di lavoro l’auto rimanga in sosta e non sia utilizzata.
Possono circolare anche i veicoli ad emissione zero o ibridi purché funzionanti a motore elettrico.
Come di consueto, via libera alle auto che effettuano il car-pooling, ovvero che trasportino almeno tre persone a bordo; condotte da ultrasessantacinquenni; da persone con Isee in corso di validità, pari o inferiore a 16.700 euro muniti dell’attestato Isee; utilizzate per il trasporto di bambini e ragazzi a scuola, persone con disabilità o che devono sottoporsi a visite mediche, persone che devono recarsi alla stazione dei treni o di Svt, ospiti di alberghi e strutture di accoglienza.
Sono previste eccezioni per i veicoli commerciali a gasolio, euro 3 e 4, unicamente per attività di carico e scarico merci dalle 8.30 alle 9.30 e per quelli utilizzati per cantieri edili e stradali (dalle 8.30 alle 11 e dalle 15 alle 17.30).
Tra le deroghe rimaste invariate anche quelle relative ai mezzi per cerimonie nuziali e funebri, usati da direttori e giudici di gare sportive, donatori di sangue e ministri di culto.
Limiti alla circolazione
Le limitazione alla circolazioni e le ulteriori misure per il miglioramento della qualità dell’aria, previste dall’accordo di Bacino Padano e dal Pacchetto di misure straordinarie approvate dalla Regione del Veneto, saranno in vigore dall’1 ottobre 2023 al 30 aprile 2024.
In caso di livello verde, ovvero il livello “zero” indicante l’assenza di sforamenti del limite di Pm10, non possono circolare, in centro storico e nei quartieri della prima cintura urbana, da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 18.30, i veicoli privati e commerciali a benzina euro 0 e 1; i diesel euro 0, 1, 2, 3, 4; e i ciclomotori e motocicli non catalizzati immatricolati prima dell’1/1/2000 e non conformi alla direttiva 97/24/CE e gli euro 0.
Il livello arancione scatta con lo sforamento per quattro giorni consecutivi della concentrazione di 50 microgrammi di Pm10 per metro cubo d’aria, sulla base della verifica effettuata dall’Arpav. Il divieto riguarderà quindi, tutti i giorni dalle 8.30 alle 18.30, in centro storico e nei quartieri della prima cintura urbana, anche i veicoli privati a benzina euro 2 e diesel euro 5, quelli commerciali a benzina euro 2 e i ciclomotori e motocicli euro 1.
Se i giorni consecutivi di sforamento diventano 10, il passaggio al livello rosso comporterà lo stop, tutti i giorni dalle 8.30 alle 12.30, in centro storico e nei quartieri della prima cintura urbana, anche dei veicoli commerciali diesel euro 5.
Il passaggio ai livelli arancione o rosso scatteranno sempre dal giorno successivo alla rilevazione di Arpav.
Il bollettino viene emesso il lunedì, mercoledì e venerdì ed elaborato considerando i superamenti consecutivi del valore limite giornaliero del Pm10 misurati fino al giorno precedente e un modello previsionale dei principali inquinanti atmosferici per il giorno in corso e i due successivi.
Il blocco delle auto sarà sospeso nel periodo natalizio, dal 18 dicembre 2023 al 7 gennaio 2024, a prescindere dal livello.
Oltre al centro storico sono compresi nel blocco i quartieri di Laghetto, San Pio X, San Bortolo, Quartiere Italia, San Francesco, Sant’Andrea, San Lazzaro, Santa Bertilla, Villaggio del Sole, Santi Felice e Fortunato e parte dei quartieri della Stanga (lato San Pio X) e di Saviabona.
Inoltre, è vietato mantenere acceso il motore durante le soste e gli arresti superiori al minuto.
Sanzioni
Per chi non rispetta le limitazioni alla circolazione è prevista una sanzione amministrativa da 164 euro a 679 euro. In caso di reiterazione della violazione nel biennio, scatta anche la sanzione amministrativa accessoria della sospensione della patente di guida da 15 a 30 giorni.
Disposizioni sul riscaldamento
Nelle abitazioni, uffici, edifici per attività ricreative, sportive e commerciali (esclusi ospedali, case di cura, di riabilitazione e di riposo) la temperatura non deve essere superiore a 19 gradi (tolleranza di 2 gradi); negli edifici per attività industriali e artigianali non deve superare i 17 gradi (tolleranza di 2 gradi). In caso di livello arancione e rosso la temperatura del riscaldamento deve essere ridotta a 18 gradi, con tolleranza di 2 gradi, nelle abitazioni e negli edifici pubblici.
In presenza di impianti alternativi, non si devono utilizzare generatori di calore domestici alimentati a biomassa legnosa (come legna da ardere, cippato o pellet), con prestazioni inferiori alle 3 stelle. E’ vietato utilizzare impianti inferiori alle 4 stelle nel caso scattino i livelli di criticità arancione o rosso.
Inoltre, è vietato bruciare ramaglie all’aperto su tutto il territorio comunale.
Chiusura porte attività commerciali
Nel periodo di accensione degli impianti termici è obbligatorio tenere chiuse le porte dei locali di edifici adibiti ad attività commerciali, come negozi, magazzini di vendita all’ingrosso o al minuto, supermercati ed esposizioni. Sono escluse le attività prive di impianti di riscaldamento o che utilizzano lama-barriere d’aria in corrispondenza dell’accesso ai locali.