19 Giugno 2015 - 14.51

VICENZA – Migranti, ‘muro’ della lega contro i clandestini

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Un fiume in piena il segretario provinciale della Lega Nord, Antonio Mondardo e con lui diversi sindaci del Carroccio presenti alla conferenza stampa nella sede di via dell’Oreficeria. Tema: i migranti. Ribadendo le posizioni espresse più volte dal segretario nazionale Matteo Salvini e dal presidente della Regione Veneto Luca Zaia, i vertici leghisti provinciali hanno ribadito il loro secco no alla politica di accoglienza definita disastrosa del Governo, che starebbe permettendo un’autentica invasione di migranti economici e quindi non di rifugiati politici, passando la palla ai Comuni e distribuendo malessere e degrado nel territorio.
“Nel 2014 sono arrivati 70 mila clandestini, -dice Mondardo- nei primi mesi del 2015 abbiamo già superato quella cifra e la situazione è allarmante, ma ancor più allarmante è l’incapacità del Governo nel far fronte alla situazione, si rischia lo scoppio di una bomba sociale con gli amministratori locali, trasformati in esattori delle tasse, con finanziamenti tagliati, a dover preoccuparsi dei clandestini mentre una larga fascia della popolazione regolare vive uno stato di disagio economico. Presenteremo una mozione nei 121 consigli comunali del Vicentino, con la quale intendiamo garantire la conoscenza del fenomeno ai primi cittadini, affinché venga coinvolto chi rappresenta le istituzioni nel territorio e i primi cittadini vengano informati e resi partecipi delle decisioni e della gestione da chi è già parte attiva nel gestire il fenomeno, ovvero i prefetti e il Governo. Chiediamo che le spese per il sociale siano sgravate dal Patto di Stabilità”. Incalzano i sindaci. Davide Faccio, primo cittadino di Trissino protesta: “Siamo quasi chiamati dal Governo ad agire contro i nostri cittadini, siamo stati trasformati in esattori dell’IMU e di altre odiose imposte e in tutto questo lo Stato, attraverso i prefetti, invia persone nei territori a casa di privati senza consultarci. E’ un fatto molto grave. Siamo in una situazione fra il ridicolo e il drammatico, con Renzi che promette lo sblocco del Patto di Stabilità per chi ospita i clandestini mentre noi chiediamo da anni di allentarlo, perché sta mettendo in ginocchio la normale gestione dei Comuni e l’erogazione di servizi a volte fondamentali”.
“Cominciamo ad avere i cittadini che vengono in Comune per farci i conti in tasca”, aggiunge il sindaco di Orgiano, Marco Zecchinato. “Dove vanno i soldi? Vanno all’immigrato? vanno alle cooperative? perché si trovano i soldi per loro e non per chi già vive male nel nostro territorio? Siamo nella situazione di non poter più gestire e garantire sicurezza e sostegno ai cittadini”.
“La situazione è fuori controllo” protesta il sindaco di Creazzo, Stefano Giacomin. “Ci sono persone che rifiutano l’identificazione e poi vanno dove vogliono. Viene meno un patto di lealtà istituzionale. Da un lato si azzerano i finanziamenti ai Comuni, dall’altro si sperperano soldi pubblici per finanziare il grande business delle cooperative e non vi è alcun controllo adeguato alle frontiere. Il Governo deve ascoltare Zaia quando dice che il Veneto non è razzista ma ha il dovere di pensare alle migliaia di cittadini italiani e stranieri che non sono attualmente autosufficienti pur essendo regolari e avendo lavorato e pagato le tasse per anni”.
Alla domanda se i sindaci leghisti organizzeranno manifestazioni di protesta eclatanti come quella del sindaco Bitonci a Padova, che si è recato personalmente in prossimità dei privati che hanno deciso di ospitare migranti, risponde il sindaco di Montecchio Maggiore, Milena Cecchetto.
“Stiamo già vivendo quel problema a Montecchio, dove un’istituzione religiosa ha deciso di accoglierli. Posso solo dire che le nostre proteste non sono necessarie perché la gente è già fortemente infastidita di suo. Il Governo sta scherzando con il fuoco e il malcontento sale. Scavalca le amministrazioni e offre 1000 euro al mese a un solo clandestino quando quella cifra potrebbe salvare intere famiglie italiane in grave difficoltà”.
Infine il neoeletto sindaco di Lonigo, Luca Restello che aggiunge a quanto detto: “Il Governo offre falsa ospitalità sulla pelle degli italiani. Noi non siamo né razzisti né anticristiani come vogliono dipingerci, ma siamo realisti. Il mio predecessore Boschetto, che è di centrosinistra, dichiarò l’indisponibilità di strutture a Lonigo. Quindi non siamo razzisti cattivi, ma amministratori che intendono difendere e tutelare i propri concittadini”. Presenti anche il sindaco di Sossano Flavio Alberto Caoduro e il vicesindaco di Grancona Giampaolo Chiodi.
P.U. – redazione Tviweb
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