30 Ottobre 2023 - 11.45

Scrittura inclusiva nei documenti: la Francia vuole eliminarla, infuria il dibattito

Su iniziativa della destra, il 30 ottobre, i senatori si confronteranno in discussioni che si preannunciano molto animate su un disegno di legge volto a “proteggere la lingua francese dagli abusi della cosiddetta scrittura inclusiva”. Tale testo è considerato “retrogrado” dalla sinistra. Nel frattempo, Emmanuel Macron inaugurerà la Città Internazionale della Lingua Francese nel castello restaurato di Villers-Cotterêts, creando un’interessante sovrapposizione temporale che darà risonanza ai dibattiti accesi che avranno luogo nel Senato a partire dalle 9.30 del mattino.

La senatrice di Les Républicains Pascale Gruny propone di vietare la scrittura inclusiva “in tutte le situazioni in cui il legislatore (e eventualmente l’autorità di regolamentazione) richieda un documento in lingua francese”. Questa restrizione si applicherebbe a una vasta gamma di documenti, tra cui istruzioni per l’uso, contratti di lavoro, regolamenti aziendali interni e atti giuridici. In caso di utilizzo di scrittura inclusiva in tali documenti, questi verrebbero considerati inammissibili o nulli.

I senatori intendono vietare l’uso di neologismi grammaticali come “iel” (una contrazione di “lui” e “lei”) o “celeux” (una contrazione di “celles” e “quelli”). Inoltre, il disegno di legge prevede di includere una disposizione nel Codice dell’istruzione che proibisca la scrittura inclusiva. Va notato che l’uso di scrittura inclusiva è già vietato nelle scuole dal 2021, in seguito a una circolare emanata dall’ex ministro dell’Istruzione nazionale Jean-Michel Blanquer.

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