ALTAVILLA – I carabinieri non pagano l'affitto, il sindaco va a Roma
I carabinieri non pagano l’affitto e il sindaco li sfratta. Ora, Claudio Catagini, il primo cittadino di Altavilla, vuole risolvere la situazione con chi di dovere direttamente da Roma.
Ha deciso di rivolgersi proprio al ministro Alfano il sindaco Catagini, che, dal 2013, non ha mai visto arrivare il pagamento dell’affitto della caserma dei carabinieri. I patti erano chiari: dopo la realizzazione dell’edificio, per il quale l’amministrazione comunale aveva speso 2.318.545 euro beneficiando di un contributo a fondo perduto di 700 mila euro da parte del Ministero dell’Interno, i locali sarebbero stati ad uso gratuito per 5 anni. Caserma inaugurata nel 2007, quindi, periodo di gratuità scaduto nel 2013. Lo scorso anno, però, nelle casse del Comune non è entrato nulla, a seguito dell’approvazione di una legge che vieta agli enti pubblici di stipulare fra loro contratti a titolo oneroso, rendendo così possibili solo quelli gratuiti. Ma, nel 2004, quando erano stati presi gli accordi, non si sospettava nulla. Per questo motivo, il sindaco ha richiesto l’intervento di alcuni parlamentari vicentini a Roma per fissare un colloquio proprio con Alfano stesso, per “chiedergli di onorare gli accordi del 2004 – spiega Catagini ai microfoni di Tviweb – Del resto, se l’amministrazione e il mio predecessore avessero saputo cosa sarebbe potuto accadere, ci avrebbero pensato ponderatamente prima di prendere la decisione di costruire la caserma”.
“Il nostro primo obiettivo – continua il sindaco – non è quello di mandare via i carabinieri da Altavilla, ma quello di recuperare il denaro come da accordi”.
Così, nel caso in cui il colloquio non avesse i risvolti che si sperano, i carabinieri da Altavilla potrebbero andarsene definitivamente e il comune tornerebbe a far riferimento alla caserma di Brendola, com’era fino a prima del 2007.