I funerali di Giulia Cecchettin a Padova, il papà Gino: “Grazie per questi 22 anni”
ORE 12.30 –
“Che la memoria di Giulia ci ispiri a lavorare insieme contro la violenza, che la sua morte sia la spinta per cambiare“. Questo l’auspicio di Gino Cecchettin durante il suo messaggio. “Mia figlia Giulia era proprio come l’avete conosciuta, una giovane donna straordinaria, allegra e vivace, mai sazia di imparare. Ha abbracciato la responsabilità della gestione familiare dopo la prematura perdita della sua amata mamma.”, ha aggiunto. “Il femmincidio è spesso il risultato di una cultura che svaluta la vita donne, vittime di coloro che avrebbero dovuto amarle; invece sono state vessate, costrette a lunghi periodi di abusi, fino a perdere la loro libertà, prima di perdere anche la vita. Come può accadere tutto questo. Com’è può essere successo a Giulia?”. “Ci sono tante responsabilità – ha detto – ma quella educativa coinvolge tutti. Mi rivolgo per primi agli uomini: per primi dobbiamo dimostrare di essere agenti di cambiamento, contro la violenza di genere”. E infine ha aggiunto: “Cara Giulia è il momento di lasciarti andare, salutaci la mamma. Impareremo a danzare sotto la pioggia. Grazie per questi 22 anni”. Un lungo applauso ha accolto la fine del saluto di Gino Cecchettin. Una volta arrivato al banco della prima fila, ha abbracciato e stretto forte i due figli.
“Il valore e il rispetto della vita vanno riaffermati con determinazione in ogni ambito, circostanza e dimensione, in questo momento in cui sono in corso i funerali di Giulia Cecchettin”. Lo ha detto il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, alla cerimonia delle Stelle al merito del lavoro al Quirinale.
ORE 11.30 –
E’ stata portata all’interno della Basilica di Santa Giustina la bara bianca coperta di rose bianche di Giulia Cecchettin. Inizia il rito funebre. Il feretro è stato accolto dall’applauso sommesso delle migliaia di persone presenti sul sagrato. Dentro la chiesa si trovano già oltre 1.200 persone per l’ultimo saluto alla studentessa, e per stringersi al papà Gino Cecchettin, ai fratelli Elena e Davide, alla nonna e agli zii di Giulia.
E’ stata Giulia Zecchin, 22 anni, migliore amica di Giulia Cecchettin, a leggere la prima lettura durante il funerale per la giovane uccisa dall’ex fidanzato Filippo Turetta. La famiglia ha voluto che venisse data lettura di un passo dal libro del profeta Isaia. “Un germoglio spunterà dal tronco di lesse, un virgulto – recita l’incipit – germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo spirito del Signore”.
“Occorre cambiare la cultura che porta a compiere atti di abuso e sopraffazione. Lo ha detto monsignor Claudio Cipolla, vescovo di Padova, nell’omelia dei funerali di Giulia Cecchettin. “Insegnaci, Signore, la pace tra generi, tra maschio e femmina, tra uomo e donna. Vogliamo imparare l’amore e vivere nel rispetto reciproco, cercando anzi il bene dell’altro nel dono di noi stessi. Non possiamo più consentire atti di sopraffazione e di abuso; per questo abbiamo bisogno di concorrere per riuscire a trasformare quella cultura che li rende possibili”, è l’appello del vescovo risuonato nella basilica di Santa Giustina.
Poi si è rivolto ai giovani: “Forse voi giovani potete osare di più rispetto al passato: avete a disposizione le università e gli studi, avete possibilità di incontri e confronti a livello internazionale, avete più opportunità e benessere rispetto a 50 anni fa. Nella libertà potete amare meglio e di più: questa è la vostra vocazione e questa può e deve diventare la vostra felicità!”.
Sono attese diecimila persone ma i molti che non potranno entrare potranno contare sui maxischermi allestiti in in Prato della Valle e sulle dirette tv.
Bandiere a mezz’asta oggi nelle sedi della Regione Veneto, nel giorno del lutto. Per tutta la notte Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale, è stato anche illuminato di rosso
E’ iniziato alle 8.30 l’ingresso delle persone accreditate al varco di polizia in vista dei funerali. Sono oltre 200 le persone tra polizia, carabinieri, guardia di finanza, polizia penitenziaria, unità speciali antiterrorismo e antisabotaggio che presidiano la zona esterna riservata. ANSA