3 Luglio 2015 - 17.28

CINEMA – Ted 2, i 'rimbombamici' sono tornati

ted2

Di: Seth MacFarlane

Con: Ted, Mark Wahlberg, Morgan Freeman, Amanda Seyfried

@: continua la storia dell’orsacchiotto Ted, che a un certo punto prese vita e iniziò a parlare, pensare, agire. In questo secondo capitolo, Ted innamoratissimo della sua Tami-Lynn, bambolona da fumetto, si sposa e tenta di abbandonare qualche vizio del passato. Come in tutte le coppie sposate, anche quella di Ted e Tami-Lynn vive momenti di crisi: Ted chiede alla moglie un figlio, ma deve prima intentare una causa per essere riconosciuto come persona, non un “bene di possesso” dell’amico d’infanzia John. Non tutto va come nelle classiche storie da film, ma, alla fine, un “vissero tutti felici e contenti” è comunque garantito.

+ : il film avrebbe molti spunti di discussione, ma, per chi ha già conosciuto Ted in precedenza, viene tutto preso in giro e posto con termini poco signorili. C’è per esempio la riflessione su cosa e chi sia persona o bene di possesso, un cenno alla schiavitù statunitense vinta con le lunghe battaglie civili. C’è la sacralità dei sentimenti, quali l’amicizia, l’amore, la lealtà. E c’è il diritto a tutti di farsi una famiglia, anche quella del nostro orsacchiotto, e di fare di tutto per mantenerla.

Le battute sono tante e la quasi totalità dei dialoghi: diciamo che per passare qualche ora al fresco, visto la temperatura di questi giorni, va a genio a chi vuole trascorrere il tempo mettendo in stand-by il cervello. Le parolacce in bocca a un orsacchiotto sono più accettabili che in quella di una persona qualunque.

– : a chi non conosce Ted diciamo subito che non è un cartone, e neanche un film per bambini. Prima di tutto perché Ted parla, ragiona e si comporta come un adulto (nella maggior parte dei casi, soprattutto nel male, più che nel bene); poi perché il suo linguaggio è sempliciotto e scurrile. Del resto, è un espediente che viene spesso utilizzato per far ridere la gente.

Il prodotto arriva dai puritani Stati Uniti, patria degli eccessi e dei contrasti: dove regna pudore e formalità, ci sono anche satira e spregiudicatezza. Ted ama “l’erba”, l’alcol e le donne: tutti e tre allo stesso modo, senza priorità. Tutto ruota attorno a questo mondo nel limite della legalità e signorilità, del parlare e dell’agire.

***: è praticamente impossibile che il nostro orsacchiotto dell’infanzia si metta a parlare e, per di più, voglia vivere come una persona (sposarsi, fare figli, divertirsi): ecco perché il personaggio funziona, nonostante tutto. Perchè il Ted giunto al secondo film è un peluche speciale: parla, ma con un linguaggio volgare; pensa e prova sentimenti veri, ma spesso superficiali e volti alla soddisfazione di vizi; vuole essere una persona, ma con i privilegi di un orsacchiotto di pezza.

Diciamo che è una storia che possono mettere sullo schermo gli amici di oltreoceano, dove sembra che tutto sia possibile e permesso: per noi italiani il film è divertente perché prende in giro molto la stessa americanità dei personaggi. Però il gioco è bello finché dura poco: non sempre droga, alcol e parolacce fanno davvero ridere.

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