Rubate le ceneri del fratello della giornalista di Tviweb Elisa Santucci
La vicenda è ricostruita con un lungo post su Facebook da Elisa Santucci, giornalista molto nota a Vicenza e provincia, in forza a Tviweb, la cui famiglia è stata vittima di un atto vile nel periodo delle vacanze natalizie. Dei malviventi hanno fatto irruzione nella casa di Pavia in cui vive la famiglia del fratello, scomparso nel giugno 2022 all’età di 63 anni ed hano prelevato, oltre ad alcuni gioielli, anche l’urna cineraria del fratello. Ecco quanto scrive Elisa Santucci su Facebook, dove ha ricevuto numerosissimi messaggi di solidarietà.
“Chissà che tesoro avete pensato fosse contenuto, in quella cassettina di legno blindata, posizionata sul comodino della camera da letto dove vi siete introdotti, in un tardo pomeriggio di festa, approfittando di qualche ora di uscita da casa (prima cena fuori in quasi due anni), violando quello che c’è di più caro: le stanze più intime di casa e, in questo caso, ricordi preziosi ed inestimabili di una vita che, purtroppo, è stata strappata via troppo presto. In un certo senso, avevate ragione: la cassettina conteneva davvero un tesoro inestimabile, ma non quello che avevate immaginato. Si, perché, in quel bauletto, che avete arraffato, insieme a qualche altro oggetto di valore più che altro sentimentale, c’erano le ceneri di mio fratello, che un tumore fulminante al fegato ci ha portato via, un anno e mezzo fa, a neppure 64 anni. Una persona incredibile, intelligente, ironica, premurosa, divertente e sensibile. Uno che, dopo essersi perso e ritrovato in gioventù, aveva deciso di dedicare la vita ad aiutare altri a ritrovare e ricostruire la propria, di vita, a ritrovare speranza e un futuro. Al servizio degli altri, dei più fragili. Un marito, padre, fratello, genero, cognato, zio, amico che ha arricchito la vita di tutti quelli che hanno avuto la fortuna di incontrarlo e la cui scomparsa ha lasciato un vuoto incolmabile. Soprattutto nella sua ‘metà del cielo’: la donna incontrata, quasi per caso, entrambi reduci da un’esperienza matrimoniale incompleta, che era diventata il suo altro ‘io’.
Insieme alle sue ceneri, che sua moglie aveva deciso di tenere a casa, perché così ‘Lui’ aveva a chiesto, vi siete portati via anche la sua fede di nozze (un cerchietto in platino che frutterà quanto? Un centinaio di euro?), oltre a qualche gioiello, di valore soprattutto affettivo: ricordi di una vita felice e intensa, stroncata troppo presto, compreso un anello lasciato da una mamma adorata, scomparsa dopo una lunga e dolorosa malattia, e perfino una collana di bigiotteria, da qualche euro, ricordo di una suocera estrosa e brillante, piena di vita e amore. Ovviamente, di tutto questo, a voi, non interessa assolutamente nulla. Non c’è religione, compassione, sentimento, coscienza in chi sceglie di vivere portando via i ricordi e le vite degli altri. Ma le ceneri di una persona che non c’è più… Ecco, io credo che quello segni un limite… La giustizia terrena magari non arriverà mai, (anche se io sono convinta di sì: è solo questione di tempo, di statistica, prima o poi, vi beccheranno), ma la giustizia celeste, quella cosmica, il karma, chiamatelo come vi pare, ne sono certa, il conto ve lo presenterà. Non una punizione, ma un conto da pagare, per chi viola quel confine tra terra e spirito, sì.
Noi andremo avanti: i ricordi, quelli veri, quelli delle persone, dei momenti importanti, delle esperienze condivise, non ce li porta via nessuno. Per fortuna. Tantomeno gente come voi, che non avrà mai nulla di tutto questo. Perché, di ‘vero’, non ha, e non avrà mai, nulla. Ma il conto da saldare arriverà. E sarà un conto pesante. Di questo sono sicura.
Ultima cosa: sicuramente vi sarà bastato un minuto per capire che la cassettina non conteneva il ‘vostro’ tesoro e, quindi, ve ne sarete sbarazzati, lanciandola in mezzo a qualche campo.
Noi sappiamo che Roby non è là dentro… Lui è nel raggio di sole del mattino, nei nuvoloni carichi di pioggia, nel vento all’improvviso, perfino nella nebbia che sale all’imbrunire. Roby è nel silenzio dei campi e delle montagne, nello scrosciare delle onde in riva al mare, nella musica che esce dalla radio, in una risata che scoppia all’improvviso; è negli occhi di CorgiLove. Attorno a noi, fuori di noi, dentro di noi, sempre con noi. E nessuno ce lo potrà mai portare via.
Ma speriamo comunque che, in qualche modo, il NOSTRO TESORO torni a casa.