VICENZA – Uomo violento in famiglia: primo arresto in differita
Applicato dopo la recente introduzione per la prima volta a Vicenza
I fatti risalgono al 6 gennaio 2024. Gli agenti delle Volanti della Questura erano intervenuti per l’ennesima lite in famiglia. La donna era stata aggredita e schiaffeggiata dal marito appena rientrato a casa, in preda ad uno stato di ubriachezza, perfino in presenza dei due figli minorenni.
L’aggressore, un cittadino italiano di origini marocchine del 1981 era già stato destinatario di un Ammonimento del Questore, notificatogli nell’ottobre 2023.
All’arrivo degli Agenti delle Volanti, l’uomo era già fuggito, facendo perdere le proprie tracce.
La donna veniva messa in contatto ed assistita del centro antiviolenza, trovando ricovero, insieme ai figli, presso una struttura protetta.
Le indagini di polizia giudiziaria però non si fermavano qui.
Pur non potendo procedere all’arresto in flagranza di reato, poiché l’autore del fatto era immediatamente fuggito appena aveva capito che la vittima aveva richiesto l’intervento della Polizia di Stato, gli Agenti non si sono arresti e grazie all’immediato ed efficace interessamento della Procura della Repubblica, che ha da subito impartito funzionali indicazione per la direzione dell’attività d’indagine, l’uomo è stato assicurato alla giustizia entro le 48 ore, con un arresto in flagranza differita (strumento recentemente introdotto per la migliore tutela delle vittime).
Gli investigatori delle Volanti, insieme alla Polizia Scientifica, hanno documentato con un dettagliato report fotografico le lesioni subite dalla donna, i danni cagionati anche ai suoi occhiali da vista, acquisiti i referti medici, assunto informazioni ulteriori per meglio delineare l’accaduto ed il contesto di maltrattamenti familiari che la donna subiva fin dal 2021.
A quel punto, documentato il tutto con adeguati riscontri fotografici, si è proceduto all’arresto in differita dell’autore del fatto.
L’uomo è stato rintracciato all’interno dell’abitazione coniugale, entro le 48 ore dall’aggressione, del tutto incredulo del fatto che le violenze da lui commesse – quasi fossero diventate un’abitudine – questa volta gli costavano il carcere.
Ed infatti, dopo la notifica degli atti, è stato portato in stato di arresto presso il Carcere di Vicenza, a disposizione dell’Autorità Giudiziaria, ove attualmente ancora si trova.