VENETO – Sequestrate 81 tonnellate di pellet contaminato da piombo e con falsa certificazione
I militari del II Gruppo della Guardia di Finanza e i funzionari dell’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli di Venezia, nell’ambito dei controlli sulle merci in transito presso il Porto Industriale e Commerciale di Marghera (VE), hanno sottoposto a sequestro 81.000 kg. di materiale biocombustibile da riscaldamento del tipo pellet di legno.
La merce, previamente selezionata in base ad un’attenta attività di analisi di rischio, ha da subito destato sospetti in considerazione della provenienza e dell’etichettatura apposta, attestante la classe di qualità più elevata a garanzia del consumatore, ed è stata conseguentemente sottoposta a controlli più approfonditi.
Dalle analisi effettuate, non solo è stato appurato come appariva fraudolentemente apposto il marchio registrato di un noto ente certificatore, ma addirittura il pellet è risultato contaminato da una quantità di piombo ben oltre i limiti consentiti e, quindi, gravemente nocivo per la salute e l’ambiente.
Il legale rappresentante della società importatrice è stato denunciato per contraffazione marchi, frode ed immissione in commercio di prodotti pericolosi, che avrebbero generato proventi illeciti per 40 mila euro circa.
Lo scorso anno sono state ben 362 le tonnellate di pellet intercettate e sequestrate dai Reparti del Comando Provinciale con la segnalazione a varie A.G. di 6 persone ritenute responsabili, a vario titolo, dei reati di frode in commercio e contraffazione marchi.
Contrastare la diffusione di prodotti non conformi rispetto agli standard di sicurezza contribuisce a garantire una protezione efficace dei consumatori e un mercato competitivo per gli operatori economici onesti, specie ove si consideri che il nostro Paese è tra i primi a livello globale per consumo e importazioni di pellet da riscaldamento, stante una produzione interna non sufficiente a soddisfare la domanda.