BASSANESE – Dipendenti irregolari, condizioni igieniche pessime e locali dormitori: sigilli a un laboratorio tessile
Ben 8 dei 12 dipendenti avrebbero lavorato “in nero”, mentre 6 sarebbero stati irregolari sul territorio nazionale, senza contare le precarie condizioni igieniche e la presenza di locali dormitorio. La mattina dello scorso 9 gennaio, nell’ambito di specifici servizi coordinati predisposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Vicenza d’intesa con i Reparti speciali dell’Arma, i militari della Compagnia di Bassano del Grappa e il Nucleo carabinieri Ispettorato del Lavoro di Vicenza, hanno eseguito un controllo in materia di salute e sicurezza sui luoghi di lavoro, presso un’azienda gestita da una cittadina originaria della Repubblica Popolare cinese ed operante nel Comune di Mussolente.
All’atto dell’accesso presso i citati laboratori, situati uno al piano rialzato ed il secondo nel seminterrato dello stabile, gli operanti avrebbero constatato la presenza di 12 dipendenti, molti dei quali intenti a confezionare capi di abbigliamento, di cui 11 di nazionalità cinese ed uno pakistano, dei quali, all’esito degli immediati accertamenti, 8 risultavano lavorare “in nero” e, di questi, 6 erano “irregolari” sul territorio nazionale in quanto privi di permesso di soggiorno.
Già nelle prime fasi dell’attività ispettiva sarebbe stata rilevata la mancata ottemperanza alle norme sanitarie e di sicurezza sui luoghi di lavoro, come previste e disciplinato dal D.lgs. 81/2008 – “Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro”. I due ambienti principali adibiti a laboratorio, dove erano presenti i dipendenti, si sarebbero presentati ingombri di una considerevole quantità di semilavorato, consistente prevalentemente in materiale tessile ovvero capi di abbigliamento, anche di pregio, in fase di ultimazione; in generale, le condizioni igienico-sanitarie e di sicurezza degli stessi risultavano precarie, compresi i numerosi locali dormitorio dove i dipendenti avevano i loro “alloggi” di fortuna.
Pertanto i militari hanno proceduto a mettere in sicurezza le diverse aree mediante il sequestro preventivo dei laboratori e quindi l’apposizione dei sigilli e la denuncia della datrice di lavoro, una 52enne cittadina cinese, alla Procura di Vicenza, indagata per intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro, violazione delle disposizioni contro le immigrazioni clandestine, occupazione alle proprie dipendenze di lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno, in condizioni di particolare sfruttamento, oltre alla mancata ottemperanza alle norme sanitarie e di sicurezza sul lavoro, come previste dal D.lgs. 81/2008 – “Testo unico sulla salute e sicurezza sul lavoro”.
I sei lavoratori irregolari, privi del permesso di soggiorno, sono stati denunciati alla locale Procura per aver “fatto ingresso” o, comunque, perché “trattenutisi” nel territorio dello Stato, in violazione delle disposizioni di legge previste dall’art. 10bis del D.lgs. n. 286/1998.