CILE – Incendi devastanti: almeno 112 morti (cifra destinata a salire)

Il bilancio degli incendi che hanno colpito la regione di Valparaiso, situata circa 120 km a nord della capitale cilena Santiago, continua a crescere. Finora, almeno 112 persone hanno perso la vita a causa di questi devastanti eventi. Tuttavia, si prevede che il numero delle vittime continuerà ad aumentare poiché i vigili del fuoco stanno ancora combattendo circa quaranta focolai attivi e molte persone risultano disperse. “Secondo le informazioni fornite dalla polizia scientifica, dobbiamo purtroppo confermare la morte di 112 persone, di cui 32 sono state identificate”, ha dichiarato Manuel Monsalve, portavoce del Ministero degli Interni, durante una conferenza stampa domenicale. “Questa cifra è destinata ad aumentare, e sappiamo che aumenterà significativamente”, ha aggiunto il presidente Gabriel Boric, commentando un bilancio che all’epoca dell’intervista era di 99 morti.

“Questa è la più grande tragedia che abbiamo vissuto dal terremoto del 2010”, ha affermato Gabriel Boric, facendo riferimento al terremoto di magnitudo 8,8 seguito da uno tsunami il 27 febbraio 2010, che ha causato la morte di oltre 500 persone.

Per limitare il traffico nelle zone colpite e facilitare le operazioni di soccorso e recupero dei corpi, è stato istituito un nuovo coprifuoco in quattro comuni di Valparaiso, dalle 18:00 ora locale alle 10:00 ora locale di lunedì.

In questa prima settimana, i servizi di emergenza potrebbero beneficiare di condizioni meteorologiche più favorevoli, grazie alle ultime ore di tempo che sembrano essere migliorate, secondo il ministro degli Interni Carolina Toha. Ha descritto un fenomeno tipico della costa del Pacifico che porta molte nuvole, alta umidità e quindi temperature più basse. “Le condizioni attuali sono più favorevoli per il trattamento delle vittime e il controllo degli incendi”, ha sottolineato. Gli incendi sono scoppiati e si sono diffusi negli ultimi giorni mentre un’ondata di calore associata al fenomeno climatico El Niño sta attualmente interessando il cono meridionale dell’America Latina, con temperature che da mercoledì scorso si avvicinano ai 40 gradi nel Cile centrale e nella capitale Santiago.