Crede di parlare in videoconferenza con il suo direttore: truffa da 24 milioni di euro con l’Intelligenza Artificiale
Nel mondo delle grandi aziende, le “truffe del presidente” sono tristemente note, con delinquenti che sfruttano la fiducia dei dipendenti fingendosi i dirigenti. Questo tipo di frode ha ora assunto una nuova forma, basata sui deepfake. Una multinazionale con sede a Hong Kong ha subito una perdita di 200 milioni di dollari di Hong Kong, pari a circa 24 milioni di euro, in poche ore a causa di questa nuova variante di truffa.
Un dipendente dell’azienda è stato preso di mira dai truffatori. Ha ricevuto un’email dal direttore finanziario con un link a una videoconferenza. Pur avendo inizialmente dei dubbi, si è sentito tranquillo quando ha visto il responsabile e alcuni colleghi online. Durante la riunione, gli è stato chiesto di effettuare una serie di bonifici per una considerevole somma di denaro. Il dipendente, tuttavia, è stato l’unico essere umano presente: è stato ingannato da una serie di deepfake.
Un funzionario della polizia locale ha spiegato che i volti, creati e animati tramite un programma computerizzato, sembravano incredibilmente reali. Questo è stato sufficiente per convincere il dipendente a effettuare diversi trasferimenti su cinque conti bancari diversi. Le perdite sono state ingenti, con la multinazionale che ha subito una perdita totale di quasi 24 milioni di euro. Gli investigatori hanno sottolineato la professionalità dei truffatori dietro questa frode, che hanno raccolto video dei dipendenti per mesi e utilizzato programmi basati sull’intelligenza artificiale per imitare fedelmente le loro voci.
Le frodi mediante videochiamate con deepfake sono state utilizzate in passato per truffe finanziarie, ma di solito coinvolgevano comunicazioni uno a uno, più facili da creare. Ad esempio, nel 2019, un rappresentante di un’azienda britannica ha trasferito circa 220.000 euro in Ungheria a seguito di una telefonata da parte di un uomo che credeva fosse il suo superiore. Tuttavia, si è scoperto che dall’altra parte della linea c’era un truffatore con una voce imitata da un’intelligenza artificiale.